Israele è la prima nazione al mondo che ha fatto partire la campagna di vaccinazione anti covid, nonché quella che ha iniziato la somministrazione della terza dose e che ha già in programma una quarta inoculazione. Così come riferito dai media in questi ultimi giorni, Israele si sarebbe portata avanti, garantendosi una fornitura di vaccini sufficiente appunto a coprire un’eventuale nuovo richiamo in più dopo la terza dose, così come affermato dal professor Nachman Ash, direttore generale del ministero della Salute, intervenendo nelle scorse ore ai microfoni dell’emittente radiofonica Radio 103FM: “Non sappiamo quando accadrà; spero davvero che non avvenga entro sei mesi, come questa volta, e che la terza dose duri più a lungo”.
I dati che giungono da Israele sono preoccupanti in quanto il calo della copertura dei vaccini contro il covid è stato drastico, ma ciò, secondo gli esperti, è dovuto principalmente al fatto che il virus che circolava a dicembre 2020/gennaio 2021, era un virus completamente diverso rispetto a quello attuale, rimpiazzato di fatto dalla Variante Delta. “I vaccini svaniscono nel tempo – ha aggiunto ancora Nachman Ash parlando su maariv.co.il – e dopo sei mesi di calo significativo le persone si infettano anche dopo due vaccini”.
QUARTA DOSE ISRAELE, ASH: “CI STIAMO PREPARANDO, SE NECESSARIO SAREMO PRONTI”
Quindi sulla quarta dose ha ribadito: “Non sappiamo quando verrà approvato il vaccino, io spero vivamente che non sia entro sei mesi e che il terzo vaccino duri più a lungo. Stiamo iniziando a prepararci in modo da avere scorte di vaccini, se necessario”.
Il professore ha parlato anche del vaccino anti covid per gli under-12: “Stiamo aspettando l’approvazione della FDA per quanto riguarda i vaccini per bambini, stimo che entro due o tre mesi arriverà”. Secondo il direttore generale del ministero della Salute si tratta di “Una questione delicata e vogliamo essere al sicuro”. Al momento, quindi, per la quarta dose regna l’incertezza, come è giusto che sia del resto.