A braccio, in piedi davanti ai posti dell’aereo, con i giornalisti intenti a porre le domande anche più “scomode” al Santo Padre: il “rituale” della conferenza stampa sull’aereo di ritorno da un Viaggio Apostolico è un ‘mantra’ per Papa Francesco e neanche dopo la Slovacchia si è risparmiato dall’evento. In rapida serie, aborto, unioni gay, rapporto con i fratelli ebrei, vaccini anti-Covid, crisi Chiesa, promessa di incontro con Orban, no rifiuto Eucaristia ai politici Usa e quanto ancora: una conferenza stampa densissima, con risposte destinate a far discutere e non poco nei prossimi giorni.
«L’aborto più di un problema, è un omicidio. Chi fa un aborto uccide. Nei libri di embriologia alla terza settimana del concepimento tutti gli organi sono già formati E’ una vita umana e va rispettata. Principio chiaro», ha spiegato Papa Francesco, aggiungendo «chi non lo capisce farei due domande: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Scientificamente è una vita umana. E per questo la Chiesa è così dura in questo argomento, perché se accettasse questo è come se accettase l’omicidio quotidiano». Un conto però è il principio netto e fermo, un altro è l’atteggiamento pastorale della Chiesa: «La comunione non è un premio per i perfetti. E’ un dono, la presenza di Gesù nella sua Chiesa e nella comunità. Coloro che non stanno nella comunità non possono fare la comunione. Ma questa non è una pena. E il problema non è tanto teologico ma pastorale. E se vediamo la storia della Chiesa, ogni volta che i vescovi hanno gestito un problema non come pastori, si sono schierati sul piano politico». Quando la Chiesa non difende un principio in modo pastorale, scende sul piano politico ed è quasi sempre un mezzo disastro: «il pastore deve fare il pastore e non andare condannando perché è anche pastore dello scomunicato. Essere pastore con lo stile di dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza. Tutta la Bibbia lo dice».
TUTTE LE RISPOSTE DI PAPA FRANCESCO (E IL VIDEO)
Sul caso di Biden e della polemica nella Chiesa Usa in merito al dare o no l’Eucaristia al politico pro-choice, il Papa replica «Lei potrebbe dirmi, ma se è lei è vicino e compassionole con qualcuno darebbe la comunione?. Rispondo: sii pastore, perché il pastore sa che cosa deve fare in ogni momento. Ma se esce dalla pastoralità della Chiesa, immediatamente diventa un politico. I principi sono della teologia, la pastorale è la teologia e lo Spirito Santo che ti conduce a operare con lo stile di Dio». Papa Francesco ha promesso a Orban di tornare in Ungheria già il prossimo anno, mentre sul fronte antisemitismo il monito di Bergoglio è netto «sta risorgendo, è alla moda, è un cosa brutta brutta…». Delicato e variegato invece il concetto espresso dal Papa in risposta alla domanda sulla recente risoluzione Ue sulle unioni gay: «il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. È importante, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dare loro sicurezza di eredità, salute, ecc, non solo per gli omosessuali, ma per tutte le persone che vogliono associarsi». No dunque alle nozze in quanto tali tra persone LGBT, con il Papa che sottolinea come il matrimonio resta matrimonio cristiano tra uomo e donna: attenzione però, conclude il Santo Padre, «Questo non vuol dire condannarli, sono fratelli e sorelle nostri, dobbiamo accompagnarli. Ci siano leggi civili, per le vedove ad esempio, che vogliano associarsi con una legge per avere servizi… C’è il Pacs francese, ma niente a che vedere con il matrimonio come sacramento, che è tra un uomo e una donna. Delle volte creano confusione. Sono fratelli e sorelle, tutti uguali. Il Signore è buono, vuole la salvezza di tutti, ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità. Tante persone di orientamento omosessuale si accostano alla penitenza, chiedono consiglio al sacerdote, la Chiesa li aiuta, ma il sacramento del matrimonio è un’altra cosa». Da ultimo, il tema Covid entra anche in Vaticano, come ammette lo stesso Papa Francesco: «Forse questa virulenza è dovuta all’incertezza, non solo della pandemia. C’è la diversità dei vaccini e anche la fama di alcuni vaccini che sono un po’ di più di acqua distillata e questo ha creato una paura. Altri che dicono che è un pericolo perché affermano che col vaccino ti entra il virus dentro. Anche nel Collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita. Non so spiegarlo bene, alcuni dicono perché i vaccini non sono sufficientemente sperimentati. Si deve chiarire: in Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare».