Susanna Petruni, giornalista Rai, e il suo marito Massimo, sono state vittime di una clamorosa truffa da 17mila euro per adottare un bimbo in Etiopia. “17mila euro in due anni, un’associazione per le adozioni internazionale che mi era stata caldeggiata da alcuni magistrati, per cui ti fidi. Per due anni ci hanno estorto tutti questi soldi, poi il bimbo non arrivava e ho detto che sarei andato all’ambasciata etiope. Mi mandavano le foto di questo bimbo, che erano tutte diverse, ma col senno di poi…”.
“Quest’associazione non opera più – ha proseguito Susanna Petruni – abbiamo deciso di non fare causa per una serie di motivi, siamo stati appagati con l’arrivo di Stella e chiusa la storia. Siamo riusciti ad arrivare a Papa Francesco grazie ai colleghi del Tg1, è stato un flash, balbettavo cose sconnesse… nel momento in cui l’abbiamo incontrato ci ha detto che avrebbe pregato per noi. Dieci giorni dopo ho incontrato una magistrata e mi ha spiegato che aveva una bimba di 9 anni in una casa famiglia di Roma che chiedeva una mamma bionda e un coniglio. I suoi amici erano andati via tutti, lei si sentiva esclusa”.
SUSANNA PETRUNI: “L’INCONTRO CON STELLA ANDO’ COSI’…”
E ancora: “Il mio incontro con Stella? La ricordo in un angolino, era la più grande, si era già autoesclusa. Avevamo messo su una gag con una direttrice della casa famiglia, dicendo che mi interessavano solo i bimbi grandi, mi vengono le lacrime a ripensarci. Poi è venuta verso di me e mio marito. Finito l’incontro ce ne stavamo andando tutti, allora mentre imbocchiamo la porta per andare via mi dice ‘ma domani è la festa della mamma’. Le chiedono come voleva la mamma, io ero l’unica bionda, e lei ha detto ‘Io volevo una mamma bionda e un coniglio’ e lì insomma…” e ricordando quei momenti Susanna Petruni si è commossa.
Quindi ha spiegato il primo approccio con Stella: “Lei forse si aspettava una mamma stra coccolona e permissiva, io ho avuto un’educazione tedesca, sono un po’ rigida. Quando ho scoperto che non sapeva scrivere a 9 anni ho dovuto recuperarla e su questa ci siamo scontrate. Oggi a 15 anni e ancora oggi ci sono discussioni, è alta 1.70 m e bionda, è bellissima”. Sulla sua famiglia: “Mio papà lasciò mamma quando era incinta di me, erano gli anni 60, non esisteva il divorzio. Appena nata non l’ho mai vista, poi un po’ più grandicella l’ho incontrato, lui aveva la sua famiglia. Ho vissuto con mamma, nonna e zia, ma non mi è mai mancata nulla. Mia mamma mi ha sempre detto che mi sarei dovuto realizzare portandomi l’esempio di mio padre. Con papà quando ci siamo rivisti in età più avanzata c’è stato un rapporto sereno, è chiaro che non l’ho mai considerato un papà”. Il momento più bello con Stella? “La prima festa della mamma, lei mi ha scritto una lettera, poi mi ha messo la canzone di Bennato. Mentre leggevo la lettera piangevo”.