La poliedrica Simona Ventura ha esordito negli scorsi giorni nel ruolo da regista. E’ stata infatti lei ad aver realizzato il docu film sulla costruzione dell’ospedale della Fiera di Bergamo, ad opera degli alpini ma anche di volontari, tifosi dell’Atalanta, imprenditori e artigiani locali durante la pandemia di covid. Un’opera realizzata nel giro di soli 7 giorni e che ha permesso alla città di Bergamo, fra le più colpite durante la terribile prima ondata, di salvare numerose vite.
Oggi Simona Ventura è stata intervistata in collegamento con il programma Uno Mattina in famiglia, e nell’occasione è tornata a parlare proprio di questa nuova esperienza da regista: “E’ stato molto emozionante – ha raccontato – mi era piaciuta questa storia, una storia di unione. L’Italia è il paese più bello del mondo e quando si uniscono parti molto diverse fra di loro noi siamo i più forti al mondo, ma siamo anche un paese molto divisivo, dobbiamo fare uno sforzo comune per unirci”.
SIMONA VENTURA: “IMMAGINI PER LE PROSSIME GENERAZIONI”
Secondo Simona Ventura questo docufilm così come altri progetti realizzati durante la pandemia, potrebbe divenire una pietra miliare per le generazioni future, per non dimenticare: “Per le prossime generazioni, questa ed altre testimonianze sulla pandemia faranno sì che la memoria non sia così corta, si tende a dimenticare, invece imprimendo queste immagini in film, sicuramente diventeranno eterne”.
Il docufilm della Ventura si chiama “Le 7 Giornate di Bergamo”, dura in totale un’ora e 6 minuti, ed è stato presentato fra le proiezioni speciali alla recente 78esima edizione della Mostra del Cinema. Gli autori del documentario, il compagno della conduttrice, il giornalista Giovanni Terzi, quindi Luigi e Ambrogio Crespi e Natascia Turato. Simona Ventura, durante l’intervista di Uno Mattina in Famiglia, è stata incalzata anche sulle famiglie allargate visto che il suo compagno Giovanni Terzi ha un figlio avuto da un’altra donna e lo stesso è accaduto alla Ventura: “Quando c’è il rispetto e la serenità è sempre bello avere le famiglie allargate”.