Daniele Francesconi, direttore del FestivalFilosofia, è stato ospite oggi a UnoMattina in Famiglia. Con lui si è parlato del concetto di libertà, che a suo dire in quest’epoca sta prendendo forma dal punto di vista filosofica su “due livelli: il primo che la libertà è un sentimento, un’aspirazione, qualcosa da riconquistare ogni giorno nella nostra vita, un modo di stare al mondo che ci consenta di abituarci ai grandi cambiamenti. Noi tutti sappiamo: veniamo da un anno e mezzo in cui abbiamo dovuto cambiare profondamente le nostre abitudini e abbiamo bisogno di non esserne dominati. Il secondo livello è che la libertà esiste solo dentro un sistema di istituzioni, nel rapporto con la legge. Qui la questione riguarda la connessione tra le libertà individuali e la libertà collettiva. Si dice spesso: “La libertà di ognuno finisce dove comincia quella degli altri”. Negli ultimi decenni molti hanno vissuto questo fatto con insofferenza, però noi dobbiamo vedere non una barriera, ma un confine nel suo senso etimologico: un fine che abbiamo in comune. Se riconosciamo questo allora abbiamo una libertà collettiva di tutti e davvero comune“.
DANIELE FRANCESCONI: “GIOVANI HANNO TANTO DA DARE ALLA FILOSOFIA”
Daniele Francesconi, nel suo intervento a UnoMattina in Famiglia, ha parlato anche del rapporto tra i giovani e la filosofia: da una parte il bisogno di avere risposto, dall’altra il muro dell’incomunicabilità da infrangere. “Io penso che la filosofia ha molto da dire ai giovani, sicuramente, ha molto da trasmettere, soprattutto però se non la si somministra, diciamo così, in modo un po’ autoritario, paternalistico. Ma sono anche le giovani generazioni che hanno molto da mostrare e da far vedere ai filosofi. Non so se ci stiamo riuscendo ma bisogna provarci. Molte domande di senso, che i giovani e anche i bambini fanno – sui legami, sull’amicizia, sull’amore, sulla giustizia, sul rispetto per gli altri, sul valore delle differenze – sono domande filosofiche fondamentali che loro fanno, per le quali non ci sono risposte, ma che vanno ascoltate“. Diffiicle dargli torto…