Interessante dibattito stamane in diretta tv su Canale 5, durante la prima puntata di Mattino 5. In collegamento vi è il signor Danilo, un camionista che si dice non intenzionato a farsi vaccinare o comunque a farsi il tampone ogni 48 ore, per ottenere il green pass: “Non è questione di essere disposto a perdere il lavoro – dice – a parte che so che non possono licenziarmi ma sospendermi. Perderei il mio stipendio se non mi pagano ma un giudice ha stabilito che se sei sospeso ti devono pagare lo stesso è tutto da vedere, non rinuncio alla mia libertà di scelta, le imposizioni a me non piacciono”.
“E’ una questione di principio e di correttezza – ha proseguito – chi vuol farlo lo fa, chi non lo vuol fare non deve essere discriminato, se è una cosa così sicura lo stato si prenda la sua responsabilità e non ci scarichi responsabilità”. Davide Faraone di Italia Viva, controbatte: “Lo stato ha previsto per legge che deve fare la patente per salire sul camion, così come lo stato ha introdotto il green pass per poter accedere in determinati luoghi, quindi questa è una storiella”, ma Danilo non ci sta: “Non c’entra nulla col vaccino, son due cose diverse, se poi vogliamo mischiarle”.
DAVIDE FARAONE “GREEN PASS COME PATENTE”, VECCHI “A ME QUESTO PARAGONE CONVINCE”
Francesco Vecchi, il conduttore, interviene nella discussione: “Io non la trovo assurda la similitudine, lo stato le ha richiesto un obbligo che è quello della patente, lo stato non obbliga tutti a prendere la patente ma solo a chi vuole guidare”.
Spazio poi alle parole di Osnato, Fratelli d’Italia, in collegamento: “Lo stato per guidare obbliga ad avere la patente. il governo proponga l’obbliga vaccinale e si assumi la responsabilità, non usi il green pass come grimaldello perchè non ha il coraggio di farlo”, e ancora: “Qui stiamo obbligando a chi vuole lavorare di avere un lasciapassare”.