Matteo Salvini, nel corso della puntata di Porta a Porta andata in onda martedì 21 settembre, ha chiesto che i tamponi siano gratuiti o sottoprezzo per le famiglie in base al loro ISEE. La proposta arriva in virtù dell’imposizione dell’obbligo di avere il Green Pass per i lavoratori pubblici e privati, che entrerà in vigore ad ottobre. I non vaccinati, infatti, saranno costretti a sottoporsi ai test ogni 48 ore.
“I tamponi sono l’unico mezzo per individuare la positività al Covid-19 in modo istantaneo ed evitarne la diffusione. I milioni di italiani che hanno scelto di non ricevere il vaccino, per impossibilità o per libera scelta, non possono essere reclusi né discriminati. È necessario tutelare la salute ed il diritto alla vita, quindi anche al lavoro”. È per questa ragione che la Lega chiede l’estensione della validità dei test a 72 ore nonché la gratuità di questi ultimi. “L’obiettivo è garantire il diritto al lavoro e alla scuola a tutti. Il tampone su base massima lo consente. Per chi ha un ISEE sotto un determinato livello deve pagarlo lo Stato, dato che è quest’ultimo a imporlo. I ricchi possono pagarselo”, ha sottolineato il leader del Carroccio.
Salvini: “Tamponi gratuiti o sottoprezzo in base a ISEE”. L’appello ad essere uniti
Matteo Salvini, oltre a chiedere al Governo l’istituzione di tamponi gratuiti o sottoprezzo in base all’ISEE, ha rivolto anche un appello alla popolazione, in particolare a politici e giornalisti, affinché l’Italia possa essere unita. “È importante tenere insieme gli italiani, non dividerli. Siamo un Paese che sta uscendo bene da un periodo devastante”. Il ruolo della Lega, in tal senso, è secondo l’ex ministro dell’Interno esemplare. “Abbiamo assunto una posizione intermedia tra coloro che vogliono l’obbligo vaccinale indistinto e coloro che ritengono che il Covid-19 si curi con le polverine”.
Il leader del Carroccio, in tal senso, ha sottolineato come in altri Paesi non esistano i dibattiti sul Green Pass, dove si è scelto un approccio di maggiore libertà. “A Madrid sono stati riaperti tutti i locali, senza obbligo di indossare le mascherine. Non voglio, comunque, polemizzare. Sarà la storia a determinare se è stato giusto l’atteggiamento degli altri Paesi o il nostro”, ha concluso.