Martedì scorso Al Bano ha presenziato alla serata omaggio a Franco Battiato all’Arena di Verona, cui partecipavano tantissimi artisti, da Gianni Morandi a Fiorella Mannoia, da Jovanotti a Morgan. Salito sul palco insieme a Vittorio Sgarbi, il cantante di Cellino san Marco è stato accolto dai fischi del pubblico. “Vorrei dedicarvi un sonetto, vorrei dedicarvi una poesia, vorrei fare tante cose di quelle che avevo in mente di fare, ma la miglior cosa è che io me ne vada così come sono arrivato”, ha detto Al Bano prendendo la parola. Poche parole anche da parte di Sgarbi: “Saluto mia sorella e tanto mi basta, e a quelli che mi insultano dico: Siate felici”. Intervistato dal Corriere della Sera, Al Banon non si capacita dei fischi e degli insulti ricevuti: “Incomprensibili. Direi i 5 minuti più inutili della mia vita artistica”.
Al Bano fischiato al concerto per Franco Battiato: “Non me lo spiego”
Al Corriere della Sera, Al Bano ha raccontato come si è svolta la serata: “Io e Sgarbi eravamo ad Abano, c’era una manifestazione del personaggio dell’anno e mi hanno premiato. Terminata la serata Sgarbi mi dice: “Andiamo all’Arena di Verona che c’è anche mia sorella”. Arriviamo, e il direttore artistico Gianmarco Mazzi ci porta dietro le quinte. Io non sapevo nulla”. Appena saliti sul palco sono stati accolti dalle urla del pubblico “Fascisti, fascisti”. “Mi son trovato in un girone dantesco. Mi chiedevo “sogno o son desto?”. A quel punto mi sono scusato e sono uscito”, ha ammesso Carrisi che non si capacita di essere stato definito “fascista” lui che è “antipolitico da sempre”. Anche Vittorio Sgarbi ha commentato l’accodato sui social: “I fischi a me e ad Al Bano sono stati solo un oltraggio alla memoria di Franco Battiato, di cui siamo stati estimatori ed amici. Posso comunque supporre che a fischiarci siano stati gli estimatori della Murgia…”.