Tra Silvia, la figlia maggiore di Laura Ziliani di 27 anni e Paola, la minore di 19 – entrambe arrestate con l’accusa di omicidio della madre insieme al fidanzato della primogenita, Mirto Milani – c’è Lucia, la terza figlia dell’ex vigilessa 55enne. La sorella delle due indagate ha 24 anni e risulta completamente estranea all’indagine sconcertante legata alla tragica morte della madre, scomparsa lo scorso 8 maggio e rinvenuta senza vita in un torrente di Temù tre mesi dopo.
Proprio dalle parole di Lucia emergono ulteriori dettagli sul profilo psicologico delle sue due sorelle e sul loro rapporto con la madre Laura Ziliani. La 24enne, come scrive il Corriere della Sera, è affetta da un lieve ritardo cognitivo e viveva proprio con la donna uccisa nella sua casa di Brescia. Lo scorso 6 luglio, prima del ritrovamento del corpo, era stata ascoltata dal pubblico ministero al quale aveva detto di non fidarsi delle due sorelle: “Hanno trattato molto male la mamma”. A parlare di Lucia è stato anche il sindaco di Temù, Giuseppe Pasina: “L’unica solare è Lucia, le altre due si vedono poco e sono molto strane”, ha svelato. A fargli eco il parroco: “Quando le salutavi, Silvia e Paola stentavano a rispondere. Lucia no, era diversa”.
Laura Ziliani, parla la terza figlia Lucia: rivelazioni sulle sorelle
A detta della sorella 24enne Lucia, le due donne, Silvia e Paola, erano solite trattare male la madre Laura Ziliani: “soprattutto Silvia, si arrabbiavano spesso con lei, perché dicevano che non le manteneva, non dava loro abbastanza soldi, soprattutto Paola…”. La giovane al pm aveva rivelato: “Le mantiene la mamma, anche perché Silvia è stata licenziata ben tre volte e da quanto ne so non ricevono gli affitti degli appartamenti perché è tutto bloccato”.
Anche con Lucia i rapporti delle due sorelle erano tutt’altro che idilliaci: “Si arrabbiavano spesso”, ha proseguito parlando con il magistrato e svelando ulteriori dettagli del loro carattere: “hanno preso il carattere del papà che era violento e cattivo e diceva molte parolacce alla mamma”. L’uomo è morto travolto da una valanga nel 2012, evento che, a detta della ragazza avrebbe causato uno stato di depressione in entrambe le sorelle. A far venire meno la sua fiducia nei confronti della sorella maggiore e minore sarebbe stato il modo in cui entrambe le ragazze parlavano della nonna materna: “Dicevano che è perfida come un serpente e altre brutte cose degli zii”. Parlando di Mirto lo ha definito “il coniglio”. La ragazza ha svelato il difficile rapporto tra mamma Laura e Mirto e sua madre Mirna: “Con Mirto all’inizio non andava d’accordo, di recente però le cose andavano meglio, tanto che il giovane veniva ospitato a Brescia e a Temù”.