Nicola Pisu ha vuotato il sacco sul suo drammatico passato di tossicodipendente
Nicola Pisu ha vuotato il sacco sul suo drammatico passato parlando della sua dipendenza dalla cocaina. Il figlio di Patrizia Mirigliani aveva già condiviso la sua storia personale con i compagni di avventura. Il giovane è poi tornato sull’argomento raccontando i dettagli di quel difficile periodo: “La sveglia era alle 7, 7.30. In un quarto d’ora dovevi alzarti, fare il letto e vestirti. La sera si andava a letto presto, non potevi dormire quando volevi”. Nicola Pisu annotava le sue emozioni su un diario: “Io stavo malissimo, piangevo tutte le mattine. Non è facile, c’era gente che scappava dopo due giorni. Perché sono rimasto? O stavo lì o stavo per strada”.
Una vicenda personale che ha colpito il pubblico a casa ma anche gli altri concorrenti. Prima della sua eliminazione nella casa del Grande Fratello Vip, Tommaso Eletti, confidandosi con Nicola, ha raccontato di aver vissuto lo stesso problema: “Perché secondo te sono mezzo matto? Ho avuto problemi anche io con la droga. No, non si tratta della polvere, altrimenti non stavo qui. Parlo di canne, ma tante, proprio tantissime. Sono stato tanto sotto, non avevo più una vita. Non facevo più niente, poi ho rallentato. Adesso rispetto a quando avevo 15 anni posso dire che ho smesso. Mi svegliavo la mattina alle 6 e mi facevo diverse bombe subito. Sono stato chiuso in comunità e fumavo pure lì. Diciamo che se davvero vuoi smettere e ci metti tutto te stesso e in più entri in questi posti, allora puoi uscirne”.
Patrizia Mirigliani confessa: “L’ho portato in sette comunità”
Fu proprio Patrizia Mirigliani a raccontare i problemi del figlio Nicola Pisu rivelando di averlo denunciato per salvarlo: “Sono dodici anni della mia vita che combatto, Nicola soffre di dipendenze, l’ho portato in sette comunità. Se sono arrivata al punto di denunciare mio figlio, è perché sono distrutta”. Una battaglia che Patrizia ha combattuto da sola lamentando la presenza scostante del padre Antonello al fianco del figlio: “Lui vive a Trento, aveva un’altra famiglia. Io non dico che sia facile fare il genitore, ma in questa battaglia sono stata sola. Certe volte lo ha aiutato, certe volte ha lasciato. Io ho aiutato in molti modi Nicola a rendersi indipendente. Ma non era mai costante. L’ultimo lavoretto lo ha fatto in Trentino in un albergo, aiutato dal padre”. Nicola è salvo grazie al percorso terapeutico ed è uscito dal tunnel della dipendenza. Considerando la fragile situazione familiare, ci aspettiamo che il padre possa fargli una sorpresa all’interno della casa.