Deborah Johnson, figlia di Wess Johnson, ospite negli studi di Oggi è un altro giorno di Rai Uno: “I miei genitori mi hanno concepito quando erano molto giovani, mamma 18 e papà 21, si sono lasciati presto, io avevo attorno ai 4 anni. Io vedevo papà anche dopo la separazione, non lo vedevo tutti i giorni perchè si erano creati due nuovi nuclei famigliari. Mio padre mi ha spinto a cantare, per gioco quando l’estate ero con lui”.
E ancora: “Papà mi manca tanto, mi fa sempre effetto vederlo”. Quindi ha raccontato un aneddoto decisamente curiosa: “Quando morì è arrivata un’email a mia sorella Alice di una certa Agela, scoprendo che avevamo un’altra sorella in Canada e non potevamo dire nulla visto che papà non c’era più, avrei voluto dirgli che poteva dircelo, era un’occasione per vivere una sorella. Il fratello negli Stati Uniti l’abbiamo scoperto sempre durante le condoglianze, è andata così. A me fa piacere che vi siano tanti Wessini in giro per il mondo, sono 8 ma non so se li ha riconosciuti questi figli, sinceramente non ho pensato a questo ma forse avrei dovuto”. E ancora: “Papà non faceva mai i complimenti, semplicemente guardava e annuiva. L’unica volta fu quando stavo facendo Domenica In e mi disse che ero diventata brava e ci rimasi perchè non me l’aspettavo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
WESS JOHNSON, PADRE DI DEBORAH “PORTÒ IN ITALIA IL RHYTHM AND BLUES”
Wesley Johnson, conosciuto come Wess, era il padre dei Deborah Johnson una delle protagoniste della nuova edizione di “Tale e quale show”. Nato nel 1945 nel North Carolina, iniziò la sua carriera come bassista nel complesso di Rocky Roberts, “The Airedales”. Nel 1966, scoperti da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, arrivarono in Italia con “T-Bird” e “Stasera mi butto” (1967). Nel 1967, il gruppo si sciolse, e Johnson debuttò come solista con l’album “The sound of soul”, ma raggiunse il successo solo l’anno dopo con il brano “I miei giorni felici”. Nel 1973 partecipò al Festival di Sanremo con “Tu nella mia vita”, insieme a Dori Ghezzi, posizionandosi primo nella classifica di vendita. Nel 1975, sempre insieme alla Ghezzi, rappresentò l’Italia all’Eurofestival con il brano “Era”, mentre l’anno successivo si piazzarono secondi, sempre al Festival, con “Come stai? Con chi sei?”.
La morte improvvisa di Wess Johnson
Wess Johnson è morto il 21 settembre 2009 per una crisi respiratoria, a soli 64 anni. L’artista si trovava negli Stati Uniti per una tournée: proprio in occasione del tour aveva rivisto la madre dopo oltre 30 anni. La figlia Deborah non ha escluso che a provocare la morte del padre, che negli ultimi tempi era apparso affaticato, siano state le emozioni provate in quell’incontro. “Un bravissimo musicista dal carattere gentile che portò in Italia il rhythm and blues. La sua scomparsa è un lutto per la musica italiana e per tutti coloro che in quegli anni rivoluzionari non amavano solo i Beatles e i Rolling Stones”, ha detto Renzo Arbore a Il Giornale. Ecco il ricordo di Dori Ghezzi: “Piaceva che fossimo una coppia, così come poi venne battezzata, caffellatte, lui nerissimo e io bianchissima. Era una novità assoluta, un duo così non c’era nemmeno negli Stati Uniti”.