I dati sul vaccino contro il Covid-19 prodotto dall’azienda francese Sanofi sono positivi, ma la sperimentazione non andrà avanti. Le tempistiche per la fine del processo e per una eventuale conseguente autorizzazione del siero, infatti, sarebbero eccessivamente lunghe, tanto che la multinazionale ha deciso di rinunciare al progetto in quanto ritiene che il prodotto arriverebbe sul mercato troppo tardi. In un momento in cui, in virtù della disponibilità degli altri vaccini, non ce ne sarebbe più bisogno.
In un comunicato diffuso nelle scorse ore Sanofi annunciava che «i dati iniziali della fase 1-2 del vaccino a mRna hanno mostrato, due settimane dopo una seconda iniezione, una sieroconversione anticorpale neutralizzante nel 91%-100% dei partecipanti allo studio in tutti e 3 i dosaggi testati». Il livello di tollerabilità, inoltre, era «paragonabile a quello di altri vaccini Covid-19 non modificati a mRna» e non erano stati osservati «problemi di sicurezza». Ciò, tuttavia, non è stato sufficiente per proseguire con le sperimentazioni.
Sanofi, dati su vaccino a mRNA positivi ma non si andrà avanti con la sperimentazione
“Siamo felici di vedere risultati iniziali buoni. Abbiamo fatto un salto impressionante in soli 17 mesi da quando abbiamo iniziato questo primo progetto di vaccino mRna”. Così Jean-Francois Toussaint, global head of research and development della Sanofi, ha commentato i dati sul vaccino a mRNA positivi.
La sperimentazione, nonostante ciò, non andrà avanti. “Non c’è bisogno che la salute pubblica abbia un altro vaccino a RNA messaggero”, ha spiegato Thomas Triomphe, vicepresidente del ramo vaccini del gruppo farmaceutico. Gli esperimenti messi in atto da Sanofi, tuttavia, non saranno inutili. “Oggi disponiamo di una piattaforma a mRna promettente che stiamo portando ad un livello successivo dello sviluppo, compreso il passaggio alla tecnologia con mRna modificato e contro altre malattie, inclusa l’influenza”, ha annunciato l’azienda. L’obiettivo è quello di utilizzare tali strumenti in vista di una eventuale nuova pandemia.