A Brescia i tamponi contro il Covid-19 vengono offerti, davanti alla Questura a giorni alterni, ai poliziotti che non hanno aderito alla campagna di vaccinazione e dunque non sono in possesso del Green Pass. L’iniziativa è frutto di un privato, che ha dotato la struttura di un camper e del personale sanitario, e dell’Unione sindacale dei Poliziotti, che fornisce i test. In totale gli agenti che hanno scelto di non vaccinarsi, nella provincia, sono più di un centinaio.
“È un progetto che mira a tutelare la sicurezza degli agenti delle forze dell’ordine, del personale della Questura e di tutti coloro che ogni giorno la visitano. Siamo favorevoli alla vaccinazione, ma riteniamo che – in assenza di un obbligo – il costo della sicurezza sul lavoro non possa ricadere sui dipendenti. Non è un disincentivo alla vaccinazione”, ha spiegato uno dei promotori dell’iniziativa nonché rappresentante del sindacato nel corso della puntata odierna di Mattino 5.
Brescia, tamponi offerti a poliziotti no Green Pass: il commento di Tajani
Antonio Tajani, ospite di Mattino 5, ha commentato l’iniziativa dei tamponi offerti ai poliziotti no Green Pass davanti alla Questura di Brescia. “Tutti dovremmo vaccinarsi perché soltanto così si ottiene l’immunità di gregge. Non devono coloro che sono esenti per problemi di salute. Lo Stato deve garantire il tampone gratuito soltanto a queste persone. Se poi ci sono iniziative private, ben venga”, ha detto il vicepresidente di Forza Italia.
L’obiettivo primario, tuttavia, è convincere la popolazione ad aderire alla campagna di vaccinazione. “Abbiamo vinto innumerevoli grandi malattie con i vaccini. Non perdiamo tempo, dobbiamo rilanciare l’economia”. Antonio Tajani, a tal proposito, ha ribadito che non ci sono rischi in relazione alla somministrazione delle dosi e ha sottolineato che, in passato, da parte della politica ci sono stati alcuni errori nelle modalità di informazione della popolazione sul complesso tema.