PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,21% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,82%), Banca Mediolanum (+0,86%), Banco Bpm (+0,44%), Buzzi (+0,33%), Campari (+0,16%), Cnh Industrial (+1,17%), Eni (+1,39%), Exor (+1,33%), Ferrari (+0,3%), Fineco (+0,93%), Interpump (+0,09%), Inwit (+0,23%), Mediobanca (+1,02%), Moncler (+0,15%), Poste Italiane (+0,85%), Recordati (+2,63%), Snam (+0,29%), Stm (+0,75%) e Tenaris (+1,81%). A2A, Unicredit e Unipol, invece, terminano la seduta in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-1,72%), Atlantia (-0,67%), Bper (-0,54%), Enel (-2,09%), Hera (-0,59%), Leonardo (-0,61%), Nexi (-2,88%), Prysmian (-1,49%), Saipem (-0,51%), Stellantis (-0,83%), Telecom Italia (-1,85%) e Terna (-1,29%). Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund resta sopra i 104 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana scende dello 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,4%), Banca Mediolanum (+0,3%), Campari (+0,4%), Cnh Industrial (+0,1%), Diasorin (+0,1%), Eni (+0,2%), Fineco (+1,1%), Inwit (+0,8%), Mediobanca (+0,5%), Poste Italiane (+0,1%), Recordati (+1,8%), Stm (+0,4%) e Tenaris (+0,6%). A2A, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Amplifon (-1,1%), Atlantia (-0,8%), Banca Generali (-0,5%), Bper (-1,2%), Enel (-1,9%), Generali (-0,7%), Interpump (-0,6%), Intesa Sanpaolo (-0,6%), Leonardo (-0,7%), Nexi (-1,8%), Pirelli (-1,1%), Prysmian (-1,4%), Saipem (-1,2%), Stellantis (-1,1%), Telecom Italia (-2,5%), Terna (-0,8%), Unicredit (-0,9%) e Unipol (-0,7%). Il cambio euro/dollaro resta a quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 104 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana guadagna lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Bper (-0,6%), Enel (-0,7%), Prysmian (-0,5%), Telecom Italia (-0,5%), Unicredit (-0,6%) e Unipol (-0,2%). I rialzi più significativi sono quelli di A2A (+1,4%), Amplifon (+1,1%), Azimut (+1,1%), Banca Mediolanum (+0,5%), Buzzi (+1,1%), Campari (+1,4%), Cnh Industrial (+1,4%), Diasorin (+0,9%), Eni (+1,2%), Exor (+1,2%), Ferrari (+0,5%), Fineco (+0,8%), Generali (+0,9%), Interpump (+1,3%), Inwit (+1,3%), Leonardo (+0,9%), Moncler (+0,9%), Pirelli (+0,7%), Poste Italiane (+0,9%), Recordati (+1,9%), Saipem (+0,9%), Stellantis (+0,9%) Stm (+1%) e Tenaris (+2,2%). Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 103 punti base.
PIAZZA AFFARI INSEGUE I 26.000 PUNTI
Non mancano alcuni dati macroeconomici rilevanti in diffusione nella giornata di oggi. Alle 8:00 conosceremo il Pil della Gran Bretagna relativo al secondo trimestre dell’anno. Alle 8:45 dalla Francia arriveranno le spese per consumi di agosto e l’inflazione di settembre. Alle 9:00 sarà la volta delle vendite al dettaglio spagnole di agosto. Alle 9:55 sapremo il tasso di disoccupazione tedesco di settembre, mentre alle 10:00 quello italiano di agosto e alle 11:00 quello europeo sempre relativo ad agosto. Alle 11:00 toccherà all’inflazione italiana di settembre, mentre alle 14:00 a quella tedesca. Alle 14:30 dagli Usa arriveranno le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione e il Pil del secondo trimestre. Alle 15:45 si conoscerà la lettura finale dell’Indice PMI di Chicago di settembre. A Piazza Affari sono attesele trimestrali di Agatos, Algowatt, Assiteca, Aton Green Storage, Autogrill, Cia, Class Editori, Confinvest, Cyberoo, Ecosuntek, Esi, Go Internet, Id-Entity, Igeamed, Illa, Imvest, Innovatec, Italia Indipendent, Marzocchi Pompe, Matica Fintec, Monnalisa, Netweek, Nvp, Plc, Portale Sardegna, Rosetti Marino, Siti B&T, Spindox, Unidata, Visibilia e Wm Capital.
Ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,64% a 25.736 punti. Sul listino principale si è messa in luce Unicredit con un +3,7%. Superiori al punto percentuale anche i rialzi di Amplifon (+1,2%), Atlantia (+1,4%), Banca Mediolanum (+1,2%), Banco Bpm (+1%), Bper (+2,6%), Eni (+1,1%), Exor (+1,8%), Hera (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Leonardo (+2,8%), Mediobanca (+2,7%), Moncler (+1,3%), Saipem (+1,1%), Stellantis (+1,4%) e Unipol (+1,6%). Telecom Italia ha fatto peggio di tutti con un -2,8%. Superiori al mezzo punto percentuale anche i ribassi di Azimut (-0,7%), Diasorin (-0,5%), Enel (-0,6%), Fineco (-0,5%), Nexi (-0,6%), Pirelli (-0,7%) e Terna (-0,9%). Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 104 punti base.
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