L’adozione di bambini da parte di una persona single, in Italia, è un’ipotesi ancora non contemplata, salvo rare eccezioni. Prova ne è la testimonianza di Claudia Gerini, che, nei giorni scorsi, ha dichiarato: “A quasi 50 anni voglio un altro figlio. Da single in Italia non posso adottare. Perché un bambino deve stare in un istituto anziché con una mamma che gli vuole bene? Vorrei tanto che si aprisse un caso: magari, se la battaglia la fa un’attrice, ha più eco”.
Analizzando la questione da un punto squisitamente tecnico, emerge che, ad oggi, il nostro Paese prevede che i minori possano essere adottati soltanto da coppie sposate, mentre i single possano esclusivamente rendersi disponibili all’affido di minori che presentino problemi con i loro genitori. I colleghi dell’Huffington Post, tuttavia, rilevano come lo scopo dell’affido sia quello di aiutare il minore a ritrovare gli equilibri perduti e potersi così reinserire nella sua famiglia d’origine. Soltanto in casi molto rari (frattura insanabile con quest’ultima, morte di entrambi i genitori naturali, disabilità del bambino o impossibilità di trovare una coppia disposta ad adottarlo), per i single si apre l’opportunità di trasformare l’affido in adozione.
SINGLE E ADOZIONE: LA PETIZIONE DA 26MILA FIRME DEL MEDICO SERENA CAPRIO
Per avviare il procedimento di affido, l’aspirante genitore single deve depositare una dichiarazione di disponibilità ed essere dichiarato idoneo dal Tribunale dei Minori al termine di un iter ben delineato, che include visite mediche, colloqui e orientamento. Resta il fatto, però, che non si parla di una vera e propria adozione ed è questo il motivo per cui Serena Caprio, medico quarantenne, ha inteso promuovere una petizione sul portale Change.org, che ha superato quota 26mila firme: “In questi anni ho lottato da sola, a viso aperto. Purtroppo sono state poche le persone che si sono esposte, ma qualcosa prima o poi dovrà cambiare”, ha testimoniato ai microfoni dell’Huffington Post.
Aggiungendo, successivamente: “In Italia non esiste una legge che consenta ai single di adottare bambini (eccezion fatta per affidi speciali) e io non lo ritengo giusto, perché sono sicura che anche da sola potrei dare a un bambino abbandonato l’affetto e tutte le cure di cui avrebbe bisogno”. Ciò detto, l’estensione dell’adozione ai single e alle coppie dello stesso sesso non vuole prevaricare la famiglia tradizionale, che rimane la scelta privilegiata per l’affidamento di un minore, ma mira esclusivamente a mettere al primo posto “l’interesse del bambino che, invece di patire all’interno di una casa famiglia, potrebbe avere una chance di vivere una vita normale e piena di affetto anche con un genitore single. Credo che sia giunto il momento che in Italia si colmino questi importanti gap legislativi in materia di diritti civili”.