, leggenda del Milan, di cui è vicepresidente onorario, è intervenuto ai microfoni di “Quotidiano Nazionale” per raccontare di sé, della sua vita professionale e anche del suo privato. L’ex giocatore ha raccontato di aver dovuto affrontare tante traversie, a cominciare dalla scomparsa dei suoi genitori, avvenuta quando lui era molto giovane: “Ho dovuto lottare duramente. Però ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste, a partire dal parroco del paese, don Piero Gabella: un costruttore di sogni. Aveva capito che spingere i ragazzi a coltivare la propria passione li avrebbe portati a un risultato. Il suo oratorio, a Travagliato, provincia di Brescia, era una fucina di talenti. In me aveva visto che c’era stoffa, e ha saputo spronarmi”.
Un’escalation, quella di Baresi, che l’ha portato a scendere in campo nella finale dei Mondiali di USA 1994, disputata dalla Nazionale a Pasadena contro il Brasile e persa ai calci di rigore. Tra i tiratori che fallirono il penalty, figurava anche lui: “La delusione è stata tanta, ma oggi so cosa ho fatto. Da quel mondiale, che era la mia ultima occasione, sono uscito comunque vincente. Ho giocato reduce da un brutto infortunio. Dopo la scivolata e il menisco rotto, i giornali avevano titolato: Usa, addio Baresi. E invece alla finale ero in campo. Dietro un’impresa riuscita ci sono tutte le prove dure che servono a fortificarsi”.
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FRANCO BARESI: “I DERBY CON MIO FRATELLO BEPPE E L’AMORE PER MIA MOGLIE MAURA”
Quando si ode il cognome Baresi, tuttavia, è impossibile non avere un rimando naturale anche a un altro grande campione: si tratta di Beppe, il fratello di Franco, che militava nell’Inter. I derby tra di loro, dunque, erano una sfida in famiglia, ma la rivalità non albergava nei loro cuori: “Cercavamo di lasciarla fuori dalla porta. C’era, invece, la preoccupazione che nessuno dei due si infortunasse. Quando ci si incontrava in campo, era emozione pura. Alla vigilia ci scherzavamo sopra e si scommetteva pure: chi vinceva, pagava”.
Poi, quando il Milan è retrocesso in Serie B, Franco Baresi ha deciso di non lasciare la società del capoluogo lombardo e ancora oggi si dice convinto che si sia trattato della decisione migliore della sua carriera: “Quella scelta ha fortificato il mio rapporto col Milan. Sembrava l’anno peggiore, si è rivelato quello della mia rinascita. Sono diventato capitano, ho incontrato Maura, colei che da 35 anni è mia moglie”. L’ex giocatore rossonero ha quindi concluso la sua intervista con i colleghi di “Quotidiano Nazionale” sottolineando di avere ottenuto dal calcio più di quanto avrebbe mai pensato, merito anche “della forza che ci ho messo, della mia incapacità di accontentarmi. E poi, dei valori che i miei genitori mi hanno insegnato e che non ho mai tradito”.