Daniel Leone è morto a 28 anni dopo aver combattuto contro un tumore al cervello. L’ex portiere del Reggina e del Catanzaro aveva scoperto di essere malato dopo aver avuto un malore nel 2014. Tutto era iniziato con un forte mal di testa, poi la diagnosi e l’inizio delle terapie. Daniel si era poi tornato ad allenare un anno dopo. Quando ormai sembrava tutto sistemato, il male è tornato nel 2017 costringendo il portiere a sottoporsi ad un intervento al cervello l’anno successivo. Daniel Leone da quel momento non è più sceso in campo a giocare e ha testimoniato la sua battaglia tramite post pubblicati sul profilo Instagram. Nell’ultimo post risalente all’8 agosto si legge: “Guarda il tuo problema è digli: tu sarai il mio miracolo da raccontare”.
Negli ultimi mesi, Daniel si era sottoposto ad un nuovo ciclo di chemioterapia. Ad unirsi al cordoglio della famiglia la squadra della Reggina che in un comunicato ha scritto: “Il club piange la scomparsa di Daniel Leone, giovane portiere che ha difeso i nostri colori nel settore giovanile fino ad arrivare a far parte della prima squadra. Daniel ha combattuto per sette lunghi anni contro un terribile male, il suo straordinario coraggio ed il suo sorriso resteranno per sempre vivi nel cuore e nel ricordo di tutti noi. Da parte del club, le più sincere e sentite condoglianze alla famiglia”.
Daniel Leone, il ricordo dell’ex compagno di squadra
A ricordare Daniel Leone è stato anche il suo compagno di squadra Christian Puggioni che ha voluto condividere sui social il suo pensiero: “Ogni tua vittoria, era una mia vittoria. Ecco un altro giovane che emergerà! Dicevo tra me e me. Poi la notizia che mai vorresti avere. In silenzio, da lontano, sempre nel rispetto della tua dignità e della tua forza d’animo, ho continuato a fare il tifo per te, ancora più forte. Dopo 4 anni di battaglia, però, oggi non ci sei più. Il vuoto che lasci è immenso, e qualcuno potrebbe pensare che hai perso la partita più importante della tua vita. Povero sciocco. Sì perché Daniel, hai vinto. Hai vinto, insegnando a tanti, la dignità di affrontare i veri problemi della vita. Hai insegnato, il coraggio di vivere la sofferenza con forza e speranza. Hai insegnato, che si può lasciare il proprio nome, marchiato a fuoco nella memoria delle persone, con l’esempio e il coraggio. Buon ultimo volo Daniel Leone”.
Una battaglia quella contro il tumore che il calciatore aveva sempre vissuto con dignità anche quando aveva ufficializzato il suo ritiro dal calcio: “La vita è un destino ed io ho preso la strada della mia salute per chi mi vuole bene, per chi mi ama e per mia figlia. E’ un dispiacere lasciare ciò che ami dopo anni e anni di sacrificio ma ho una nuova battaglia da vincere”.