SONDAGGI ELEZIONI COMUNALI 2021: LO STOP DI OPINIO!
È netta la nota ufficiale giunta dal Consorzio Opinio Italia – che svolge exit poll, sondaggi e proiezioni in occasione delle tornate elettorali per conto della RAI – che diffida totalmente da qualsiasi dato in arrivo mentre ancora si vota alle Elezioni Comunali, Regionali e Suppletive del 3-4 ottobre 2021.
Opinio Italia, si legge, diffida chiunque «dal far circolare sondaggi, exit poll e proiezioni con il marchio Opinio Italia, o attribuibili al Consorzio Opinio Italia, al di fuori dalle modalità esplicitamente autorizzate dalla legge». Non solo, lo stesso Consorzio come già avvenuto in occasione di precedenti elezioni e referendum, «diffida la diffusione di qualsiasi rilevazione non autorizzata». Le uniche analisi di cui Opinio Italia garantisce la veridicità, conclude la nota pubblicata all’apertura dei seggi stamattina, «saranno quelle messe in onda nei canali RAI secondo le modalità stabilite dall’azienda a partire dalle ore 15 di lunedì 4 ottobre. Il Consorzio valuterà di avvertire l’autorità giudiziaria nel caso di diffusioni con qualsiasi mezzo riportanti come fonte Consorzio Opinio Italia».
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SONDAGGI ELEZIONI CLANDESTINI, COSA SUCCEDEVA NEL (RECENTE) PASSATO
Una presa di posizione decisa quella di Opinio Italia che punta a tenere per una volta alla “larga” da sondaggi clandestini e simili che spesso trovano spazio in qualche pubblicazione prima della chiusura dei seggi: alle volte con dati veri anticipati in maniera irregolare, molte altre invece sondaggi ed exit poll inventati di sana pianta. Ebbene, con questo “diktat” lanciato da Opinio Italia si cerca di limitare il più possibile tali evenienze, provando a tenere lontani scene in stile “le ultime sul Conclave” o i “cavalli più favoriti per la vittoria”.
Anche solo nelle ultime Elezioni Europee 2019, i sondaggi “clandestini” tra le redazioni e gli addetti ai lavori correvano lo stesso nonostante il divieto di pubblicazione, sotto forma di corsa di cavalli. Nelle Politiche del 2018 addirittura un sito online camuffava partiti e leader con scuderie e fantini: “Fan Faròn” era Renzi, “Mathieu de le Sauvegarder” Salvini, “Louis le Subjonctif” Di Maio. Altri invece puntano sul Conclave fake: anche qui, il 4 marzo 2018 si videro casi come il “Camerlengo di Genova” (Grillo) o il “prelato di Monza e Brianza”, alias Silvio Berlusconi.
Per questo motivo dal 2018 l’Agcom ha vietato la pubblicazione anche di sondaggi diffusi «facendo riferimento a gare o altre competizioni di fantasia». Non tutti però si dicevano all’ora, come oggi, contrari ai sondaggi clandestini: ecco come commentava l’ex spin doctor di Matteo Renzi, Fabrizio Rondolino, in merito al tema post-Europee 2019, «Il divieto di pubblicare i sondaggi elettorali è una solenne sciocchezza, sono a disposizione di giornalisti, partiti, investitori internazionali, cancellerie straniere, istituzioni tutti, tranne degli elettori». In questa tornata di Elezioni Comunali 2021 il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda ha denunciato nei giorni scorsi sui social la circolazione di sondaggi clandestini commissionata dai partiti: «C’è un sondaggio, non si sa fatto da chi e come, che gira su alcuni broadcast e che dice che Gualtieri è Obama. E’ solo l’ultimo episodio di una serie di colpi bassi e attacchi scombiccherati da parte del Pd», attacca su FB il leader di Azione.