Regine delle preferenze nel Centrodestra alle elezioni comunali di Milano, Silvia Sardone fa autocritica. Intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera, l’esponente della Lega s’è detta orgogliosa ed emozionata per il risultato personale, che ha migliorato il già ottimo risultato di cinque anni fa. «Ma sono amareggiata e arrabbiata perché avremmo potuto vincere», ha aggiunto…
Secondo Silvia Sardone non ha funzionato la scelta del candidato, arrivata tardi, ma non ha nemmeno pagato la scelta di aver puntato su un civico, ovvero Luca Bernardo: «La scelta di puntare su candidati civici in tutte le città capoluogo è stata di tutta la coalizione. A Milano servivano le primarie. Saremmo partiti un anno prima e avremmo fatto conoscere i nostri programmi alla città con largo anticipo. Con le primarie avremmo mobilitato il nostro popolo che invece non è andato a votare. L’astensionismo infatti è purtroppo tutto in casa nostra».
SILVIA SARDONE: “LEGA DEVE RITROVARE ANIMA POPOLARE”
Nel corso dell’intervista al Corriere, Silvia Sardone ha rimproverato a Bernardo di non essere riuscito a suscitare entusiasmo nei cittadini milanesi, oltre a «una certa incomprensibile» timidezza nei toni e nei contenuti. L’esponente del Carroccio ha poi analizzato il risultato ottenuto dal suo partito: «Bisogna avviare una riflessione interna partendo però dalle cose che hanno funzionato. Io ho avuto un grande risultato, ma non solo io. Anche tanti giovani. La verità è che la Lega deve ritrovare la sua anima popolare e premiare chi sa stare sul territorio».