Stefania Rocca ha intervistato le due nipoti di Susanna Agnelli, in occasione della puntata di ieri del programma di Rai Tre, Illuminate. L’attrice si è recata all’Argentario, dove la sorella di Gianni è stata sindaco dal 1974 fino al 1984, e dove Alexia Rattazzi, la nipote di Suni, figlia di Ilaria, ha raccontato: “Il mio primo ricordo con la nonna credo sia associato a quel posto meraviglioso, quel terrazzo della casa sull’Argentario. Mi ricordo le buste che contenevano le lettere che le scriveva la gente, passavamo i pomeriggi a leggerle, e poi lei scriveva risposte sempre brevi, precise, acute, sagge, con umorismo, a me piaceva tantissimo, aveva modo di aiutare la gente con consigli e lei era bravissimo a farlo”.
Quindi ha proseguito Alexia: “Ci ha fatto capire che tutto era possibile e che nullo era impossibile, era possibile fare politica, avere potere, prendere decisioni, guidare la macchina, giocare a calcio, cose che molte donne prima non facevano, ha lasciato un esempio molto grande, non mi sono mai sentita da donna in grado di non fare qualcosa”.
SUSANNA AGNELLI, LE NIPOTE ALEXIA RATTAZZI E MARTINA ZAMPOLLI: LE LORO PAROLE IN RICORDO DELLA NONNA
Stefania Rocca ha poi parlato con l’altra nipote di Susanna Agnelli, Martina Zampolli, che di nonna ricorda la sua grande ironia, la sua presenza, e la sua capacità di scovarla ovunque: “Di nonna mi ricordo che era capace di recuperarmi ovunque ero, nonostante non avevamo un telefonino, lei aveva il numero di telefono di tutti e ovunque eravamo, non si sa come era l’unica che riusciva a chiamare qualcuno. Voleva parlare sempre lei direttamente”.
“Non aveva censure con noi – ha proseguito – potevamo dirle tutto e lei con noi parlava di qualunque cosa, l’unica vera regola era non dire bugie. Con i fidanzati era presentissima, sapeva chi era giusto e chi non lo era, li voleva conoscere tutti e aveva questa visione aperta che riusciva a capire chi fosse quello che durava, e ha sempre indovinato. Era estremamente ironica – ha aggiunto – amava imitare le persone, quelle più buffe, aveva comicità incredibile. Anche quando parlava di politica lei riusciva a rendere talmente ironico il personaggio di cui parlava imitandolo, che alla fine conoscevamo la politica tramite lei e questo spirito allegro”.