Scontro tra Fabrizio Pregliasco e Claudio Giorlandino a “L’Aria che tira” sulla campagna vaccinale. Per il direttore sanitario di Altamedica questi vaccini non servono contro la variante Delta, di parere diverso è invece il virologo. «Il collega non dice cose sbagliate, perché è vero che – come ci aspettavamo – a fronte di una variante il vaccino è meno efficace, ma dice poi delle cose che hanno un valore negativo e sminuente di una necessità di richiamo vaccinale», ha spiegato Pregliasco in collegamento con il programma di Myrta Merlino. Quindi, ha attaccato il collega: « Raccontare le cose così, andare a disquisire che ci vogliono test che non sono disponibili a livello generalizzato significa creare una negatività inutile e sciocca rispetto alla necessità di continuare nella vaccinazione».
Fabrizio Pregliasco non ha neppure dato modo a Claudio Giorlandino di replicare: «Oggi abbiamo questo vaccino, è vero che ha una ridotta protezione rispetto all’infezione, però ha ancora una grandissima efficacia rispetto agli effetti più gravi della malattia. I dati ci parlano di ottimi risultati, io ritengo che le persone più fragili debbano vaccinarsi a prescindere dai valori degli anticorpi che emergono nei test».
«Sono sciocchezze quelle che dice il collega, davvero incredibili», ha proseguito Fabrizio Pregliasco. Claudio Giorlandino ha risposto: «Se vogliamo essere più seri e onesti, dobbiamo ammettere che per la variante Delta ipervaccinare non serve a molto. Quello che bisogna fare è evitare di contagiarsi, insegnare alle persone come non farlo».
LE PREVISIONI DI PREGLIASCO “AVREMO ALTRE ONDATE”
Nel corso della trasmissione Fabrizio Pregliasco aveva fatto anche una previsione dello scenario: «La situazione è più che buona, siamo in una fase di decrescita, ma dobbiamo immaginare l’andamento futuro come quello delle onde quando cade un sasso nello stagno. Le prime onde le abbiamo superate, ma temo che avremo altre ondulazioni. Dobbiamo pianificare uno scenario magari non piacevole per l’inverno, perché si andranno a concentrare tutta una serie di situazioni che faciliteranno la diffusione del virus».
Il riferimento di Fabrizio Pregliasco è a tutte quelle attività in presenza, senza dimenticare l’aspetto meteorologico e il fatto di stare più al chiuso: «Tutto ciò farò rialzare la probabilità di infezione». Quindi, il virologo ha tracciato la strada: «Se ci prepariamo al meglio, in modo prudente e progressivo, potremo non avere affetti pesanti dalla successiva onda. Questo virus ci resterà tra i piedi ancora per altro tempo, quindi dobbiamo essere flessibili nelle modalità».