Monito da parte del fresco premio Nobel per la fisica, l’italiano Giorgio Parisi, secondo cui l’aumento del pil, il prodotto interno lordo, va ad aiutare ulteriormente il cambiamento climatico. Parlando alla PreCop26, la conferenza che anticipa il nuovo incontro mondiale sul clima, il professore emerito della Sapienza ha spiegato che “Non è una buona misura dell’economia – si legge sull’Adnkronos – cattura la quantità ma non la qualità della crescita. Se la temperatura sale più di 2° entriamo in una terra incognita”. Nel dettaglio, presente nell’Aula di Montecitorio, il Nobel per la Fisica 2021 ha spiegato: “Permettetemi di aggiungere una considerazione di natura economica. Il prodotto interno lordo dei singoli paesi sta alla base delle decisioni politiche, e la missione dei governi sembra essere di aumentare il Pil il più possibile, obbiettivo che è in profondo contrasto con l’arresto del cambiamento climatico”.
Parisi ha parlato alla presenza del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, e della speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ed ha aggiunto di volere fare proprie “alcune delle parole che Robert Kennedy pronunciò il 18 marzo del 1968 all’università del Kansas: ‘Il prodotto nazionale lordo comprende l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per ripulire le nostre autostrade dalla carneficina. Comprende le serrature speciali per le nostre porte e le prigioni per le persone che le rompono. Comprende la distruzione delle sequoie e la perdita della nostra meraviglia naturale come effetto di un caotico sviluppo… Insomma misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta. E può dirci tutto sull’America, tranne perché siamo orgogliosi di essere americani, ed è così in tutto il mondo’”. In vista della conferenza delle Nazioni Unite che si terrà fra il 31 ottobre e il 12 novembre prossimi in quel di Glasgow, il messaggio di Parisi è chiaro e fondo: “Aumento del Pil è quantità ma non qualità”, aggiungendo che “se il prodotto nazionale lordo rimarrà al centro dell’attenzione, il nostro futuro sarà triste. I politici, i giornalisti, gli economisti che pianificano il nostro futuro e monitorano i progressi che sono stati fatti, devono usare un indice che consideri altri aspetti oltre al prodotto nazionale lordo”.
GIORGIO PARISI: “L’UMANITA’ CONTRASTI CON FORZA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO”
Quindi ha ricordato, rivolgendosi alla platea presente a Montecitorio, che “L’umanità deve fare delle scelte essenziali, deve contrastare con forza il cambiamento climatico”, soprattutto se la temperatura globale aumentasse più di due gradi centigradi, e in quel caso le condizioni potrebbero peggiorare ulteriormente con conseguenze non prevedibili: “Per esempio incendi di foreste colossali come l’Amazzonia che immetterebbero in maniera catastrofica quantità enormi di gas serra, ma quando accadrebbero? Gli oceani che al momento attuale stanno assorbendo molti dei gas serra che emettiamo, ma questo fenomeno continuerà in una terra due gradi più calda?”
“L’aumento della temperatura – ha spiegato – non è controllato solo delle emissioni dirette ma è mitigato da tantissimi meccanismi di regolazione che potrebbero cessare di funzionare con l’aumento della temperatura”. Parisi, restando sul tema, ha concluso dicendo che oltre i due gradi di aumento, lo scenario “Potrebbe essere molto ma molto peggiore di quello che noi immaginiamo”.