Il presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, si trova ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Militare Centrale della capitale, Praga, per via di “complicazioni legate a una diagnosi nota”. La notizia ha cominciato a diffondersi nel pomeriggio odierno, a seguito della comunicazione ufficiale pervenuta da parte del direttore del nosocomio locale. Stando a quanto si apprende, il numero uno del Paese sarebbe stato ricoverato nella mattinata odierna pochi minuti dopo un colloquio con il premier uscente, Andrej Babis, sconfitto alle urne di pochi punti percentuali dagli avversari di Centrodestra della coalizione Spolu.
A indagare ulteriormente sull’accaduto sono stati i colleghi dell’emittente britannica BBC, che hanno ricordato che Zeman, 77 anni, soffre di una grave forma di diabete, che lo ha costretto su una sedia a rotelle. In virtù delle sue difficoltà di salute, l’uomo aveva smesso di comparire in pubblico. Malgrado l’ospedale non abbia reso noti dettagli ulteriori, sarebbero numerose le fonti che sosterrebbero che il presidente ceco sia in cura per un’ascite, un accumulo di liquidi nell’addome spesso legato alla cirrosi epatica.
PRESIDENTE REPUBBLICA CECA IN TERAPIA INTENSIVA: IN PATRIA PARLANO DI UNO STILE DI VITA SREGOLATO ALLA BASE DELLE SUE CONDIZIONI DI SALUTE
L’Agi, agenzia giornalistica italiana, ha eseguito un ulteriore approfondimento sulla figura del presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, il quale è noto alle cronache per essere un bevitore e un fumatore accanito e in molti, tra cui il suo predecessore Vaclav Klaus, hanno sostenuto che il repentino peggioramento delle sue condizioni di salute sia legato al suo stile di vita sregolato.
Rai News, dal canto suo, evidenzia come il presidente ceco sia tornato in ospedale a poche settimane di distanza dall’ultima degenza in ordine cronologico. Zeman era stato precedentemente ricoverato il 14 settembre per quelli che il suo ufficio ha a suo tempo definito “esami programmati”, dai quali non sarebbero stati rilevati problemi o malattie rischiose per la vita del 77enne, che soffre anche di una neuropatia.