Non ha dubbi Luciano Garofalo, ex numero uno del Ris: l’omicidio di Laura Ziliani è stato premeditato dalle due figlie e dal ragazzo di una di loro, al momento arrestati e in carcere con gravi accuse. Parlando stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha spiegato: “Si tratta di un omicidio premeditato”, spiega Garofalo in diretta tv, per poi commentare le presunte accuse di depistaggio delle indagini: “Mi sembrano le tracce di Pollicino, tentativi banali di depistare le indagini ma ciò non toglie merito alle indagini dei carabinieri fatta con tutta la tecnologia possibile”.
Sui pianti delle due figlie di Laura Ziliani, Garofalo ha aggiunto: “Di pianti finti ne ho sentiti tanti altri, a partire dall’omicidio di Cogne”, per poi commentare la scelta di non parlare dei tre arrestati: “Questa è una scelta tecnica: non parlano perchè in questo momento i loro avvocati devo valutare le mosse sulla base di ciò che gli viene messo a disposizione, non è una lor scelta ma è una scelta degli avvocati”.
LAURA ZILIANI, I JEANS E LE DUE SCARPE RITROVATE: IPOTESI DEPISTAGGIO?
Al momento i Ris stanno cercando di capire se i “reperti” rinvenuti negli scorsi giorni, leggasi due scarpe e un paio di jeans, appartengano o meno all’ex vigilessa Laura Ziliani, oppure, se si tratta semplicemente di oggetti che sarebbero stati lasciati in zona da parte dei tre arrestati appunto per depistare le indagini.
A sostegno di questa seconda tesi, come ricorda l’inviato di Storie Italiane, Maurizio Ricordari, il fatto che i tre in carcere siano stati localizzati proprio nelle zone dove sono stati rinvenuti gli indumenti, così come emerso dalle celle telefoniche che hanno agganciato gli smartphone del trio. “Si attende di capire cosa accadrà – ha aggiunto lo stesso Ricordari – a questo punto si dovrebbe andare verso un interrogatorio legato anche alle due scarpe e ai jeans, perchè questi tre elementi vanno verso il depistaggio e di fatto li inchiodano”.