Lo squadrismo non va minimizzato: categorico Guido Crosetto ai microfoni de Il Messaggero. Il cofondatore di Fratelli d’Italia è tornato sulle violenze di piazza di sabato, sottolineando che il diritto di protestare è legittimo e sancito dalla Costituzione, ma anche che quando i cittadini presenti alle manifestazioni sono decine di migliaia «uno Stato il problema deve porselo e affrontarlo con serietà ed equilibrio».
I manifestanti non sono tutti violenti, ha rimarcato Guido Crosetto, puntando il dito contro chi utilizza ogni corteo di protesta per auto-promuoversi, distruggendo le città e smontando qualunque ragione con la violenza. Nel mirino c’è Forza Nuova: «Non è la prima volta che questi nazi-fascisti approfittano per prendersi visibilità mediatica e politica. E non mi stupirei che guadagnassero pure. Mi sono sempre chiesto come facciano a sostenersi queste organizzazioni estremiste. E come mai le loro violenze molto spesso hanno come risultato solo quello di annullare il messaggio di alcune manifestazioni. Qualcuno li paga? Non lo so, ma non mi stupirebbe».
GUIDO CROSETTO: “SQUADRISMO NON VA MINIMIZZATO”
Guido Crosetto ha rimarcato che i non violenti non vengono strumentalizzati e tacitati dai peggiori, considerando che tra quei 10 mila in piazza «penso ci siano persone di destra, di sinistra, di centro, apartitici, apolitici, astensionisti». «I violenti vogliono minare e distruggere la democrazia», ha aggiunto il braccio destro di Giorgia Meloni, che invita a non minimizzare gli attacchi squadristi: «Vanno condannati con durezza. Dopo queste orrende vicende, anche chi guardava a quella piazza con rispetto, anche se non la condivideva, oggi non ne può neanche parlare. Io mi preoccupo se qualcuno, che ha sempre rispetto le idee di tutti, comincia ad avere paura di esprimere le proprie. A me ad esempio capita sui social. Per non aver assecondato una lettura sulla Meloni in tivvù, subisco attacchi come se fossi un fascista. Ed invece sono da sempre un cattolico liberal democratico – ha concluso Guido Crosetto – da tempo fuori dalla politica».