«Complessivamente è stato un incontro molto soddisfacente e fruttuoso»: così Mario Draghi in conferenza stampa al termine del G20 straordinario sull’Afghanistan. Il premier ha spiegato: «C’è una consapevolezza diffusa che l’emergenza umanitaria che si sta sviluppando è gravissima: vari rappresentanti hanno parlato di catastrofe umanitaria, sottolineando che la situazione sta precipitando».
Draghi ha spiegato che l’obiettivo è quello di arrivare ad una posizione unificata, con un mandato alle Nazioni Unite per il coordinamento della risposta: «I vari Paesi, la stessa Ue e le istituzioni finanziarie internazionali, lavoreranno sotto questo grande ombrello». Su Bruxelles, il premier italiano ha evidenziato che Ursula von der Leyen ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari per finanziare la risposta umanitaria: «Nel corso delle conversazioni si è parlato di come impedire il collasso economico del Paese, che porrebbe problemi all’assistenza umanitaria. Se le banche crollano completamente, è difficile continuare a fare l’assistenza umanitaria».
DRAGHI TRA AFGHANISTAN E FORZA NUOVA
Nel corso del G20 è stata sottolineata «la necessità di continuare con la lotta al Covid-19: se non si fa nulla, questo aggraverà la situazione», ma anche analizzate questioni urgenti come organizzare programmi di aiuto ai migranti e ai diritti umanitari, a partire dai diritti delle donne: «Un’osservazione fatta da tutti i partecipanti al G20». Altro dossier attenzionato è l’allarme terroristico: «L’Afghanistan non torni ad essere un rifugio al terrorismo internazionale». IL G20, ha rimarcato Draghi, ha acceso i riflettori sull’importanza dell’azione dei Paesi vicini: «È stato un punto sollevato soprattutto dalla Russia, ma accettato da tutti: bisogna che i Paesi di contorno all’Afghanistan siano coinvolti in questa risposta in tutti i modi». Tornando alla politica nostrana, Draghi s’è soffermato sul dossier Forza Nuova: «Scioglimento? La questione è all’attenzione nostra e dei magistrati: stiamo riflettendo».