Sciogliere Forza Nuova è un passo importante, ma non basta. Ne è certo l’ex magistrato Luciano Violante, intervenuto ieri ai microfoni di Stasera Italia. L’ex presidente della Camera ha esordito ricordando quanto accaduto in epoca fascista: «La vicenda dell’assalto alla Cgil è un assalto squadristico, cento anni fa altre sigle del lavoro furono assaltate, quindi bisogna essere rigorosissimi e duri».
«C’è un problema molto grave di queste organizzazioni che usano la violenza», ha rimarcato Luciano Violante, per poi accendere i riflettori su un’altra situazione: «C’è una questione sociale da non sottovalutare. Ho l’impressione che ci sia una questione di rappresentanza. Ci sono problemi, bisogni e domande che non trovano una rappresentanza politica oggi».
LUCIANO VIOLANTE: “C’È DISAGIO NEL PAESE”
Dopo un breve commento sulle polemiche destinate all’azione del Ministero dell’Interno guidato da Luciana Lamorgese – «Non è facile fermare cento persone armate, violente che attraversano le strade di una grande città. Bisogna anche tener conto di quanto sia complicato fronteggiare situazioni di questo genere. Hanno cercato di evitare un assalto a Palazzo Chigi, non si è pensato che poteva esserci un assalto alla Cgil» – Luciano Violante ha posto l’accento su un problema ancor più profondo rispetto alle violenze dell’estrema destra: «Io credo che ci siano tutte le premesse per sciogliere Forza Nuova, ma non si può chiudere lì. Se tutti i disagi sono tutti rappresentati da una forma violenza, i partiti devono porsi il problema: come rappresentiamo questi disagi?».