Nelle ultime settimane è tornato di moda il dibattito sul neofascismo, tra l’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia e l’assalto di Forza Nuova alla Cgil. Intervenuto ai microfoni di Libero, Pietrangelo Buttafuoco ha parlato di strategia della tensione, con un ritorno agli anni Settanta specialmente in questi giorni pre ballottaggio: «Se al posto di Giorgia Meloni ci fosse Gianfranco Rotondi al 20%, in contrapposizione alla sinistra, Fanpage e Formigli avrebbero di certo approntato un reportage con un infiltrato mettendo insieme la lobby dei pedofili della Chiesa, le tangenti della neo-Dc, la mafia e le organizzazioni clandestine inneggianti a Sbardella o a Salvo Lima…».
Lo stile giornalistico di Fanpage sarebbe servito per qualcosa di più importante come la rotta della Via della Seta alle calcagna di Romano Prodi, ha ironizzato Pietrangelo Buttafuoco, per poi lanciare una frecciatina alla sinistra: «Non c’è dubbio che per fare carriera una signorina di buona famiglia debba avere la tessera del Pd: questa gli consente di avere carriere in tutti gli ambiti a prescindere da qualunque sia il risultato elettorale».
PIETRANGELO BUTTAFUOCO: “OBIETTIVO È RIDICOLIZZARE E CRIMINALIZZARE”
Pietrangelo Buttafuoco ha spiegato che l’obiettivo di certa stampa è quello di ridicolizzare o criminalizzare chi è al 20% come FdI, come già accaduto del resto con Craxi e Berlusconi. E sui saluti romani lo scrittore ha rivelato: «Ti confesso che chi mi ha insegnato come si fa perfettamente è Eugenio Scalfari. Ora, con questa logica da cancel culture che succede, che lo tolgono dalla gerenza del suo giornale e invece che fondatore di Repubblica diventa Fondatore dell’Impero? C’è anche molto provincialismo in queste cose. È un’applicazione psicotica della cancel culture». Pietrangelo Buttafuoco ha poi “proposto” una risposta a questa campagna nevrotica: «Avendo una struttura d’industria editoriale davvero autorevole, professionale e incisiva. Quelli parlano di saluti romani? E tu parlagli invece dello scandalo delle mascherine di Arcuri – cosa loro – e dei traffici in seno alla magistratura, sempre cosa loro, delle lottizzazioni in Ra, cosissima loro…».