In occasione della puntata di Piazza Pulita andata in onda giovedì 14 ottobre è andata avanti la discussione in merito alla video-inchiesta di Fanpage sulla lobby nera di Fratelli d’Italia. Le prime due parti sono state trasmesse proprio nel programma di La 7, condotto da Corrado Formigli, che ne ha ripercorso le tappe. A commentare la vicenda, in studio, anche Mattia Santori, fondatore delle Sardine: “Giorgia Meloni è in crisi”, questo il suo parere.
“Stiamo facendo un grande favore a Giorgia Meloni, è la persona che ha parlato di più questa sera. È un mio grande difetto. Mi sono approcciato alla politica quando negli studi parlava soltanto Matteo Salvini, seppure non fosse presente. Dopo un anno e mezzo continuiamo a fare lo stesso ed è un favore che facciamo loro”, ha detto il candidato consigliere alle comunali di Bologna. Inoltre, Mattia Santori ha sottolineato come Fratelli d’Italia continuerà a dichiararsi anti-fascista e allo stesso tempo a non accettare temi rilevanti come l’uguaglianza di genere e la crisi climatica. “Li stiamo facendo arrivare nel nostro modo di pensare ed è evidentemente impossibile, perché non lo faremmo mai con quelli di un altro avversario politico”.
Santori: “Meloni in crisi”.
“Giorgia Meloni è in crisi”, ne è convinto Mattia Santori, fondatore delle Sardine, il quale a Piazza Pulita ha commentato le accuse alla leader di Fratelli d’Italia di essere vicina all’estrema destra di Milano. “Io credo che Giorgia Meloni abbia affrontato male una tempesta perfetta. Ha avuto sfiga”, ha sottolineato.
E spiega anche il perché, che è in primis legato a quanto accaduto a Roma nei giorni scorsi. “Giuliano Castellino e Roberto Fiore, dirottando una manifestazione No Green Pass, oltre a creare danni a chi protestava, hanno fatto un super danno ai partiti che si giocheranno le elezioni”. Tra cui proprio quello di Giorgia Meloni. “Ciò combinato col palco con Vox già organizzato e l’inchiesta di Fanpage, ha fatto sì che la leader – che per quanto forte e potente è anche giovane – fosse messa sotto pressione. Io l’ho vista in crisi. Ha dovuto ritornare in Italia spiegando perché nel momento in cui veniva attaccata per infiltrazione neofascisti era insieme ai neofranchisti. È stato un errore e, come succede spesso in politica, ha complicato la situazione ulteriormente”, ha concluso.