Un “mistero” si aleggia per Roma nel primo giorno del ballottaggio alle Elezioni Comunali 2021: Virginia Raggi, la sindaca uscente che ha scelto di non indirizzare il suo bacino di voti né a Gualtieri (Pd-Csx) né a Michetti (Centrodestra), al momento risulta che non abbia votato nel suo seggio di Ottavia. Essendoci due giorni di tempo per poter esercitare il proprio diritto di voto il “mistero” potrebbe tranquillamente essere fugato già nelle prossime ore: resta però molto strano dato che in genere i volti più noti della politica tendono a votare nelle prime ore ai seggi per dare il “buon esempio”.
In attesa di capire se le indiscrezioni date da “Leggo” e “Dagospia” sul mancato voto di Raggi siano vere oppure no, resta certo come la sindaca uscente – dopo aver incontrato successivamente al primo turno i due candidati a sfilarle la poltrona del Campidoglio – non abbia dato alcuna indicazione di voto, a differenza del suo diretto Presidente M5s Giuseppe Conte che si è speso pubblicamente per il candidato del Centrosinistra (suo ex Ministro, tra l’altro). E così prende corpo l’idea di una clamorosa astensione dal profondo risvolto politico: non solo la sindaca uscente non vota al ballottaggio della propria città ma si schiera, idealmente, in disaccordo con la linea del “suo” leader.
RAGGI, IL POSSIBILE “SCHIAFFO” AL M5S DI CONTE
Due settimane fa al primo turno delle Elezioni Amministrative, Raggi si presentò regolarmente già la mattina della domenica a votare presso il quartiere di Ottavia: la delusione per risultati non positivi – finì al quarto posto dietro a Gualtieri, Michetti e perfino Carlo Calenda – e la conseguente non positiva conciliazione con i due candidati sindaco vincenti verso il ballottaggio, potrebbe aver portato ad una particolare scelta inedita. Stamane il leader di Azione, pur non rinunciando ad una sarcastica e ironica foto al seggio, ha esercitato il proprio diritto-dovere di voto («con aria mesta», ha commentato sui social). E Raggi invece che fa? Il “gossip” politico corre tra i palazzi romani e si vedrà se la stessa futura consigliera grillina in Campidoglio sarà lei in persona a smentirlo categoricamente. La sua “omologa” a Torino, la sindaca uscente M5s Chiara Appendino, pur non avendo espresso alcuna preferenza tra i due candidati al ballottaggio sotto la Mole (Lo Russo-Csx e Damilano-Cdx) questo pomeriggio si è comunque recata alle urne (pur essendo in avanzato stato di gravidanza). Tenuto conto che ognuno ha la libertà sacrosanta di votare o astenersi, sono i risvolti politici ad interessare ovviamente: senza votare la Raggi potrebbe dare un messaggio duplice dal punto di vista simbolico. Non schierarsi in nessuna delle due coalizioni in campo, dando soprattutto al Pd uno “schiaffo” politico non da poco visto che il cammino intercorso da Letta e Conte è sempre più destinato ad un futuro di alleanza; ma anche disattendere l’indirizzo dato dal suo Presidente che con una dichiarazione nei giorni ha pubblicamente detto di votare Gualtieri e non Michetti. Un “segnale” di possibile tensione interna ancora sull’asse Grillo-Conte (Virginia è da sempre molto legata al Garante 5Stelle,ndr) per il futuro del Movimento.