Roberto Battiston applaude l’introduzione del green pass obbligatorio sul mondo del lavoro, e non solo. L’autorevole fisico nonché ex presidente dell’agenzia spaziale italiana (l’Asi), ha rilasciato una bell’intervista ai microfoni del quotidiano Repubblica in cui ha voluto appunto sottolineare i meriti del passaporto vaccinale: “L’obbligo del Green pass in azienda e il conseguente aumento dei tamponi ha fatto aumentare il numero dei positivi. L’effetto Green Pass è impressionante: ci sta permettendo di individuare i non vaccinati infetti”.
I numerosi tamponi anti covid processati negli ultimi giorni (martedì si è toccato il record di circa 662mila test), stanno quindi permettendo di far emergere tutti coloro che hanno il covid e che in caso contrario non sarebbero mai emersi, con tutto ciò che ne consegue. Quindi Battiston, docente dell’Università di Trento, ha ribadito il concetto: “L’obbligo del pass per accedere ai posti di lavoro ha spinto centinaia di migliaia di persone non vaccinate a sottoporsi al tampone. Un test a tappeto che fa emergere per la prima volta una foto istantanea della diffusione del coronavirus”. Battiston parla di “effetto collaterale molto positivo. Questa pesca a strascico sta intercettando un numero di infetti che altrimenti continuerebbero a contagiare”.
ROBERTO BATTISTON: “CI AIUTA A IDENTIFICARE I CONTAGIATI SOPRATTUTTO FRA I NO VAX”
Ciò spiegherebbe quindi come mai nelle scorse 24 ore si è avuto un aumento dei contagi (circa 3.700), derivanti proprio dai numerosi contagiati “sommersi”: “E’ una buona notizia – sostiene Battiston-: ci aiuta a identificare nella popolazione complessiva, soprattutto tra i non vaccinati, le persone che sono ‘pericolose’ in quanto contagiose. Li contiamo come dei casi in più, ma al tempo stesso li togliamo dal circuito del contagio”.
Ricordiamo che l’obbligo del green pass è al momento in vigore fino al 31 dicembre 2021, al termine di quest’anno, dopo di che tutto potrebbe succedere e nulla sarà da lasciare al caso. A riguardo va sottolineato quanto accaduto nella giornata di ieri in Francia, dove si è deciso di prolungare il passaporto vaccinale fino al luglio dell’anno che verrà, quindi, ancora numerosi mesi di restrizione, almeno più della metà dell’anno prossimo, in attesa poi di capire come evolveranno i contagi.