Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi sono stati esclusi dai dieci candidati al primo di Atleta maschile dell’anno della Federazione mondiale di atletica leggera (World Athletics). Queste classifiche sono nate per far discutere e, nell’anno delle Olimpiadi, i possibili candidati sono obiettivamente tanti e già fare la selezione per la top 10 non è facile. Innanzitutto, citiamo chi c’è: Joshua Cheptegei, Ryan Crouser, Armand Duplantis, Jakob Ingebrigtsen, Eliud Kipchoge, Pedro Pichardo, Daniel Stahl, Miltiadis Tentoglou, Damian Warner e Karsten Warholm, tutti loro naturalmente campioni olimpici delle rispettive specialità.
Chi mastica di atletica sa che sono tutti grandi campioni e d’altronde le gare individuali maschili alle Olimpiadi sono 22 in atletica leggera, per cui nemmeno l’oro dei Giochi di per sé può bastare – tra gli esclusi c’è anche Massimo Stano con il suo oro nella 20 km di marcia, per intenderci. Tamberi forse paga il fatto di non avere vinto “da solo” il suo oro, condiviso con il qatariota Mutaz Essa Barshim, a sua volta escluso dalla top 10. Fa molto più discutere l’assenza di Jacobs, che ha vinto la gara regina con il tempo di 9”80 che è il nuovo record europeo, ci aggiunge naturalmente l’oro con la staffetta 4×100 e non dimentichiamo che qualche mese prima aveva vinto anche la medaglia d’oro nei 60 metri agli Europei indoor. Insomma, se non Gimbo Tamberi almeno Marcell Jacobs avrebbe dovuto rappresentare l’Italia in questa top 10 per il primo di Atleta dell’anno in questo 2021 da leggenda per l’atletica italiana.
MARCELL JACOBS E GIANMARCO TAMBERI ESCLUSI DALLA TOP 10 DEL PREMIO ATLETA DELL’ANNO: LA RISPOSTA DI GIMBO
Gianmarco Tamberi l’ha presa con filosofia: “A quanto pare non saremo noi a vincere il premio di atleta dell’anno (forse giustamente aggiungo io) ma quello che è certo è che nessun paese al mondo ha goduto come noi in quei 10 minuti!!!”, ha scritto sui social, postando la foto dell’abbraccio fra i due campioni olimpici sulla pista di Tokyo subito dopo la gara dei 100 metri, disputata appunto una decina di minuti dopo la fine del salto in alto d’oro per il marchigiano. Tamberi dunque ha simpaticamente risposto così ai giurati: “E allora ricordiamoglielo.. facciamo rimbalzare di nuovo questo abbraccio nel telefono di tutti quanti!! A noi basta la gioia e la consapevolezza di aver vinto le olimpiadi! Per il premio abbiamo ancora tanti anni davanti…”.
Nulla potrà mai cancellare quella indimenticabile domenica 1° agosto, saremmo però curiosi di capire perché non possa lottare per il premio di Atleta dell’anno almeno Marcell Jacobs, dall’alto di due ori olimpici, un record europeo e un successo anche nella stagione indoor. Volendo sperare che il bresciano non paghi le speculazioni doping da parte di britannici (che poi ci sono finiti in mezzo) e americani, forse la spiegazione potrebbe essere nel fatto che dopo le Olimpiadi Jacobs non ha più corso, dando magari l’idea di un lampo “casuale” (per quanto possa essere casuale vincere un oro olimpico). Bisogna anche notare che i velocisti sono i grandi esclusi dalla top 10: non c’è nemmeno il canadese Andre De Grasse, oro sui 200 e bronzo sui 100. In fondo, la verità è quanto detto da Tamberi: la gioia di quel giorno resterà per sempre infinitamente superiore ad ogni premio assegnato a tavolino…