Dopo aver tagliato traguardi superlativi con la campagna di vaccinazione anti covid, la regione Lombardia si è affidata nuovamente a Poste Italiane per realizzare il portale che permette la prenotazione del vaccino antinfluenzale, il classico farmaco a cui milioni di italiani si sottopongono ogni anno in autunno per evitare appunto di prendere l’influenza. Il vaccino apposito si potrà prenotare in Lombardia dal prossimo 28 ottobre, quindi da giovedì prossimo, anche se gli over 80 e i fragili che in queste ultime settimane si stanno sottoponendo alla terza dosa del vaccino covid, possono già ricevere anche la dose di antinfluenzale in contemporanea.
Il vaccino contro l’influenza si potrà ottenere come sempre negli studi dei propri medici di base a partire dalla data indicata, e gli esperti raccomandano vivamente di sottoporsi allo stesso, tenendo conto che quest’anno, rispetto all’anno scorso, il virus circolerà senza dubbio in maniera consistente, venendo meno un po’ quei comportamenti di prudenza che ci hanno caratterizzato negli ultimi due anni alla luce dei contagi in calo.
LOMBARDIA, PORTALE VACCINO ANTINFLUENZALE: ECCO COME CI SI POTRA’ PRENOTARE
“Essendo ormai liberi gli spostamenti individuali e di massa, potrebbe esserci maggiore diffusione rispetto all’anno scorso”, ha spiegato a riguardo Letizia Moratti, vicepresidente di Regione Lombardia e assessora al Welfare. Di conseguenza sono stati approvati incentivi dell’ordine di più di quattro milioni di euro per assumere nuovo personale negli ambulatori, di modo da permettere una somministrazione più massiccia e ad orari maggiori rispetto al solito.
Over 65, fragili, donne incinte e bimbi fino ai sei anni, possono rivolgersi al medico di base o al pediatra, altrimenti potranno fissare un appuntamento in uno degli hub vaccinali presenti in regione attraverso il portale dedicato di Poste, a partire appunto dal 28 ottobre. Intanto da lunedì scorso, 18 ottobre, sono scattate le somministrazioni delle terze dosi per gli operatori sanitari e socio sanitari, senza alcuna differenziazione per età, basta che siano passati almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.