Ancora un tracollo in trasferta per la Lazio dopo quello di Bologna, come scopriremo nel video Verona Lazio. A Verona è un poker quello incassato dai biancazzurri, con Giovanni Simeone autore di tutte le reti scaligere. La Lazio cerca subito di partire aggressiva, proteste per un contatto in area su Immobile ma l’arbitro Piccinini fischia il fallo in attacco. Al 9′ crea ancora più dubbi un fallo di Miguel Veloso su Milinkovic-Savic lanciato a rete, l’arbitro ammonisce il portoghese ma l’azione, vista la posizione del serbo, sembrava da rosso diretto. Da quel momento il Verona domina: doppia occasione sia per Ilic sia per Barak. Alla mezz’ora però il Verona trova il meritato vantaggio, grande imbucata centrale di Caprari per Simeone che sfugge a Patrice e solo davanti a Reina non può sbagliare. Al 33′ finisce alto anche un tentativo di Caprari, poi al 36′ arriva il raddoppio scaligero: Reina sbaglia un rinvio consegnando il pallone a Miguel Veloso, assist per Simeone che lascia partire una traiettoria super col portiere laziale immobile.
La ripresa inizia e già dopo 2′ la Lazio riesce ad accorciare le distanze con Immobile, che sfrutta un suggerimento di Milinkovic-Savic e un errore di Montipò, che si fa passare sotto la pancia la sua conclusione. Al 7′ Felipe Anderson sfonda sulla destra e tenta il piazzato sul secondo palo, pallone fuori di poco e forse Immobile in arrivo poteva essere servito dal brasiliano. Al 10′ ammonito Akpa Akpro e Sarri opera un doppio cambio, richiamando proprio il giocatore appena sanzionato e Hysaj inserendo Luis Alberto e Lazzari. Al 18′ però arriva il tris del Verona: brutto pallone perso da Pedro, Caprari trova ancora l’assist per Simeone che realizza una fantastica tripletta. Ancora cambi nella Lazio con Cataldi e Raul Moro che rilevano Lucas Leiva e Pedro, la partita si chiude di fatto al 28′ della ripresa, stacco di testa di Milinkovic-Savic che si stampa sulla traversa, clamorosa occasione che, sul conseguente calcio d’angolo, viene seguito da uno stacco di Patric che trova stavolta Montipò pronto al grande intervento. La Lazio chiude a corto di energie e c’è ancora spazio per un Cholito Simeone pronto a fare la storia, al 92′ su morbido cross di Faraoni arriva lo stacco di testa del 4-1.
VIDEO VERONA LAZIO: LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Ovviamente al settimo cielo Igor Tudor per la super prestazione del Verona: “All’intervallo ho detto alla squadra che dovevamo farcela stavolta, non dovevamo farci scappare la vittoria. Faccio i complimenti ai ragazzi, sono stati intelligenti a capire cosa fare nella ripresa. La qualità si è vista, abbiamo fatto altri due gol e questo ci dà fiducia per il futuro. Noi giochiamo sempre nello stesso modo, non possiamo cambiare, indipendentemente dal risultato. È chiaro che nella ripresa, anche mentalmente, gli atteggiamenti sono diversi. Ma pian piano vedo un crescendo di condizione e oggi sono contento soprattutto per questo, oltre che del 4-1: non era facile gestire il vantaggio per tutta la partita. Una partita che non vedevo da tanto tempo per un attaccante, non solo per i gol ma per i movimenti, l’energia, la pressione: veramente tanta roba. Sono felice, i gol arrivano per l’umiltà di lavorare dei ragazzi, la loro qualità esce e dobbiamo continuare su questa strada provando a crescere sempre di più”.
Maurizio Sarri non cerca scuse e nutre dubbi sulla reale identità della Lazio: “È difficile parlare, oggi è successo lo stesso di Bologna. Questi momenti di su e giù con momenti peggiori e momenti migliori non riesco a spiegarli. Oggi non eravamo scarichi come a Bologna, però alla prima difficoltà ci siamo sciolti come la neve al sole. Avevamo l’occasione di ritornare in carreggiata ma non ce l’abbiamo fatta. È una sensazione brutta questa differenza tra noi e loro per l’atteggiamento visto in campo. Oggi c’erano tre punti in palio, gli stessi che c’erano contro l’Inter, bisogna arrivare a queste partite con una testa diversa. Faccio fatica a spiegare questa sconfitta, ieri la squadra mi era sembrata con la testa giusta e con la motivazione corretta, non mi aspettavo questo risultato. Non ho fatto cambi perché volevo vedere la reazione nei primi minuti del secondo tempo, all’inizio aveva fatto male la totalità della squadra. Era difficile scegliere chi tirare fuori. Dobbiamo mettere in dubbio se siamo una grande squadra o no, una grande squadra che l’occasione del 2-2 non la spreca. Quindi possiamo avere qualche prestazione da grande squadra, ma oggi avendo prestazioni così altalenanti non ci definiamo una grande squadra. La situazione è difficile e dobbiamo prendere in considerazione l’approccio mentale e il carattere che mettiamo in campo in occasione delle trasferte”.