Il Covid-19 è stato causa di omologazione per gli adolescenti. Uno studio dal titolo «Adolescenti un anno dopo», realizzat dall’Associazione Laboratorio Adolescenze e dall’Istituto di ricerca Iard, in base a quanto riporta il Corriere della Sera, ha dimostrato che i loro comportamenti, in virtù della necessità di restare chiusi in casa e limitare i contatti con le altre persone, si sono quasi standardizzati. Un aspetto positivo, da un lato, riguarda l’essere più prudenti, ma dall’altro lato ce ne sono altri del tutto negativi. La socialità, infatti, si è in molti casi ridotta al minimo.
“Il rischio di omologazione esiste”. A dare l’allarme è Loredana Petrone, psicoterapeuta e sessuologa dell’Università di Chieti, la quale ritiene che l’ago della bilancia sia stata la trasposizione della vita sociale nella vita sui social network, sotto ogni punto di vista, persino sessuale. “Questo fenomeno ha una componente “rassicurante” che potrebbe rendere meno facile il ritorno alla normalità e, con essa, alle diversità. Un’adolescenza iper-prudente e casalinga, certamente egoisticamente apprezzata dalle famiglie, probabilmente si sottrarrebbe a qualche rischio, ma si snaturerebbe con conseguenze non positive per il percorso di transizione all’età adulta”, ha spiegato l’esperta. La diffusione delle serie tv, in tal senso, non ha aiutato. “I modelli di riferimento sono gli stessi per tutti, più di quanto lo fossero mai stati in passato, per cui il rischio di livellamento culturale si fa ancora più alto”.
Covid causa omologazione in adolescenti: le differenze tra maschi e femmine
Lo studio, oltre a confermare che la pandemia di Covid-19 è stata una causa di omologazione per gli adolescenti, ha anche evidenziato le differenze tra maschi e femmine. Le ragazze, in questa fascia di età, appaiono sempre più mature nell’affrontare le difficoltà: da un lato sono prudenti nei confronti dell’emergenza sanitaria, dall’altro lato stanno cercando in qualsiasi modo di riappropriarsi della propria vita. Ne emerge dunque un solco sempre più netto tra le due categorie.
Tutto, ad ogni modo, potrebbe repentinamente cambiare. “L’adolescenza è sempre stata il più mutevole, cangiante, inafferrabile periodo della nostra vita”, ha sottolineato Loredana Petrone, psicoterapeuta e sessuologa dell’Università di Chieti nel corso dell’intervista al Corriere della Sera.