IL PARAGONE TRA LA JUVENTUS DI ALLEGRI E QUELLA DI PIRLO
Dopo 9 giornate di Serie A, la Juventus è quinta in classifica: ha raccolto 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte dopo aver riagganciato l’Inter all’ultimo respiro. In crescita, ma certamente ancora in via di guarigione: addirittura, con un passo peggiore rispetto alla Juventus di Andrea Pirlo che l’anno scorso, ricordiamo, ha ottenuto quarto posto e Champions League all’ultima giornata solo per il suicidio del Napoli, e che ha abdicato dallo scudetto dopo 9 anni. Lo ha ricordato Maurizio Pistocchi in un tweet, non accontentandosi di esporre i numeri ma rimarcando che al momento non sembra di sentire troppe critiche circa l’operato di Allegri in termini di mancanza di gioco e personalità.
Quelli che invece si sentivano all’epoca del Maestro – per questioni di campo. Intanto, analizziamo i dati: la Juventus di Allegri ha già perso in casa contro l’Empoli e a Napoli, esordendo con un 2-2 a Udine facendosi rimontare due gol di vantaggio. Poi ha battuto la Roma, pareggiando contro Milan e Inter; Pirlo invece dopo 9 giornate di Serie A era imbattuto: 4 vittorie e 5 pareggi, ma dobbiamo arrivare al decimo turno perchè, come ricorderete, la famosa partita contro il Napoli era stata posticipata ad aprile. Erano allora 4 vittorie e altrettanti pareggi, tra cui quelli contro Crotone e Benevento; il gioco latitava, ma questa se vogliamo è una costante che per i bianconeri è tale almeno dalla seconda finale di Champions League, quella di Cardiff contro il Real Madrid, perchè anche gli ultimi due anni del primo Allegri non erano stati troppo brillanti da questo punto di vista.
LE CRITICHE A PIRLO
Sulla classifica, poco da dire: la posizione è la stessa (Allegri è quinto, il sesto posto citato da Pistocchi riguarda la differenza reti peggiore nei confronti della Fiorentina), i punti sono di più ma sostanzialmente siamo sulla stessa falsariga. Le critiche? Per quanto chi scrive ricordi, nemmeno Pirlo – almeno inizialmente – godeva di cattiva stampa: anzi, dopo il terribile avvio della sua Juventus-bis Allegri è stato fortemente criticato per l’approccio e le scelte, Pirlo giustamente era sotto esame in maniera costante ma, ripetiamo almeno nelle prime settimane, gli è sempre stato dato l’alibi di dover ancora imparare il mestiere, e anzi spesso si diceva che avesse idee anche visionarie ma che non fosse supportato dallo squadra.
Chi si dovrebbe lamentare, forse e seguendo la linea di pensiero di Pistocchi, è Maurizio Sarri: lui sì che, arrivato con la nomea dell’allenatore-champagne e destinato a trasformare la Juventus in una macchina di showtime settimanale, non ha mai davvero trovato riscontro presso gli addetti ai lavori. Vero, ci ha messo del suo perchè dopo la vittoria di San Siro la sua Juventus ha faticato enormemente; però ha vinto lo scudetto, che non gli è servito per essere confermato in panchina. Per il resto, si fa presto a dimenticare certi commenti del passato o, al contrario, tirare fuori quello ad hoc: la Juventus si sta riprendendo ma certamente Allegri non ne ha ancora il pieno possesso, i conti come sempre si fanno poi a maggio…