Eitan Biran tornerà in Italia. Il Tribunale di Tel Aviv ha affidato il bimbo di 6 anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, alla zia paterna, Aya Biran, confermando quanto aveva deciso la magistratura italiana a seguito della morte dei due genitori e del fratellino sulla funivia, avvenuta il 24 maggio scorso. Il piccolo, dopo avere vissuto per qualche mese a Padova, era stato rapito dal nonno materno, che lo aveva portato in Israele.
“Il Tribunale non ha accolto la tesi del nonno che Israele è il luogo normale di vita del minore né la tesi che abbia due luoghi di abitazione”, questo, in base a quanto riporta Ansa, scrive la giudice della famiglia del Tribunale di Tel Aviv, Iris Ilutovich Segal, nella sentenza attraverso cui è stato deciso che Eitan Biran tornerà a vivere in Italia, dove ha la residenza. I nonni materni, dunque, dovranno adesso rispondere alle accuse di sequestro di minore. Inoltre, saranno costretti a pagare le spese processuali alla zia paterna Aya Biran.
Eitan tornerà in Italia: il commento dei legali della zia
A seguito della sentenza del Tribunale di Tel Aviv, per cui Eitan Biran, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone, tornerà in Italia, i legali della zia paterna Aya Biran, a cui il bimbo è stato affidato, hanno espresso la propria soddisfazione. “Crediamo però – hanno allo stesso tempo sottolineato – che in questo caso non ci siano né vincitori né vinti”.
“C’è solo Eitan e tutto quello che chiediamo è che torni presto a casa sua, ai suoi amici a scuola, alla sua famiglia, in particolare per la terapia e gli schemi educativi di cui ha bisogno”, queste le parole, in base a quanto riporta Ansa, degli avvocati Shmuel Moran e Avi Himi. Il bambino di 6 anni, infatti, pochi giorni dopo il rapimento, avrebbe dovuto iniziare la prima elementare in Italia.