In aumento i principali indicatori del bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, martedì 26 ottobre 2021. Come reso noto dal Pirellone, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 498 casi positivi su oltre 150 mila tamponi processati. Un rialzo rilevante rispetto a ieri, ma con più tamponi, tant’è che la percentuale dei contagiati sui test effettuati resta stabile allo 0,3%.
La provincia più colpita dal Covid si conferma quella di Milano con 149 nuovi infettati, seguita dalle province di Brescia e Monza e Brianza, entrambe con 71 nuovi casi. Purtroppo sono stati segnalati 3 nuovi decessi, per un totale di 34.145 vittime di Covid-19. Infine, in aumento il dato dei ricoverati: +1 paziente in terapia intensiva (49) e +21 pazienti negli altri reparti Covid (301). (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, GLI AGGIORNAMENTI DI IERI
E’ martedì 26 ottobre 2021, e anche oggi analizzeremo il nuovo bollettino coronavirus della Lombardia, il report con tutti i dati riguardanti i nuovi positivi, gli allettati negli ospedali e il numero di morti. L’appuntamento è come sempre per dopo le ore 17:00, quando sarà appunto comunicato il nuovo bollettino, nel frattempo, diamo uno sguardo ai numeri di ieri, quando i nuovi contagi emersi sono stati in totale 119 su 32.829 tamponi fra antigenici e molecolari. Un doppio dato che ha permesso di ottenere un tasso di positività, sempre ottimo, pari allo 0,3 per cento.
A livello ospedaliero non si registrano particolari situazioni allarmanti, visto che nelle terapie intensive degli ospedali lombardi vi sono al momento 48 pazienti, dato esattamente identico rispetto a ieri, mentre in area medica gli allettati con sintomi covid sono in totale 280 (+4). Infine segnaliamo purtroppo un altro morto per covid in Lombardia, mentre a livello provinciale Milano ha comunicato 53 nuovi casi, seguita da Bergamo a quota 12.
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 26 OTTOBRE. POLEMICA FRA LA MORATTI E I MEDICI DI FAMIGLIA
E a proposito di Lombardia e di covid ieri è andato in scena uno scontro a distanza fra l’assessore al welfare Letizia Moratti, e l’associazione dei medici di famiglia. L’ex sindaca di Milano, parlando con Corriere Bergamo e Bergamo Tv, ha spiegato: “La mancanza di medici di famiglia? Una percezione che non è data dal numero ma dall’organizzazione. Lavorano per un numero di ore profondamente diverso rispetto alle ore di chi lavora all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie. Questo ovviamente è quello che crea la percezione di carenza”.
Pronta la replica degli stessi camici bianchi lombardi, ed in particolare del sindacato di categoria Finmg, a firma del segretario Paola Pedrini: «Stupore, preoccupazione e tanta amarezza», la replica via lettera, in cui si legge anche: «I medici di famiglia sono sul campo per tutta la giornata. Così non va bene? Li sostituiamo con dipendenti che, dopo le otto ore di turno, staccano e vanno a casa: ne servirebbero almeno il 30/40 % in più».