Philip Morris International ha inaugurato oggi in provincia di Bologna il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo a sua firma. Esso, fa sapere l’azienda, rientra in un piano di investimenti per l’Italia pari a circa 600 milioni di euro in tre anni. Stando alle stime diramate dal colosso, l’impatto occupazionale diretto, indiretto e indotto sarà traducibile in circa 8mila posti di lavoro lungo la filiera. Inoltre, il polo produttivo di Bologna è il primo al mondo per la produzione su larga scala di prodotti senza combustione.
Esso, si legge su Adnkronos, sarà operativo entro la fine dell’anno e coinvolgerà complessivamente oltre 250 persone altamente qualificate. “Questi ulteriori investimenti in Italia premiano il lavoro delle oltre 30mila persone e delle 7mila imprese italiane che negli ultimi anni hanno contribuito a costruire una filiera integrata unica al mondo”, ha commentato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia. “Cinque anni fa qui non c’era nulla. Bologna e l’Italia restano al centro della nostra agenda di investimenti in ambito industriale, agricolo e di servizi. Se non ci fosse stato lo stabilimento di Bologna, oggi non ci sarebbe Taranto, con 300 posti di lavoro”.
PHILIP MORRIS, NUOVO CENTRO A BOLOGNA: “VERSO UN FUTURO SENZA FUMO”
Massimo Andolina, senior vice president operations di Philip Morris International, ha asserito: “Siamo determinati nell’accelerare il nostro percorso verso un futuro senza fumo, mettendo a disposizione dei fumatori, che diversamente continuerebbero a fumare sigarette, alternative tecnologicamente avanzate basate su un solido processo di innovazione e validazione scientifica. Bologna è fondamentale per questa visione e da oggi questa centralità è ulteriormente rafforzata”.
Raggiante il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione della cerimonia inaugurale. Queste le sue dichiarazioni, riprese da Adnkronos: “Si tratta della prosecuzione di tanti investimenti che qui vengono prodotti e moltiplicati ogni anno. L’Emilia-Romagna è un territorio che vuole competere con i principali territori al mondo. Abbiamo avuto oltre il 6,5% in più di export non sull’anno scorso, ma sul 2019, che già era un anno record. Dobbiamo accompagnare gli imprenditori immettendo risorse sulla digitalizzazione, la ricerca, la formazione per avere quelle competenze che le imprese cercheranno in un momento di grande ripresa del Paese”.
PHILIP MORRIS, CENTRO PER L’ECCELLENZA INDUSTRIALE A BOLOGNA: LE REAZIONI DELLA POLITICA E DI COLDIRETTI
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha parlato del nuovo centro bolognese di Philip Morris, definendolo la fabbrica del futuro, capace di garantire alle aziende, in questo caso per il tabacco, che nella produzione “non ci sia manodopera in nero o figlia del caporalato. Questa è una sfida che il mondo agricolo deve saper cogliere per le nuove generazioni. L’Italia per molti doveva essere un Paese solo per la commercializzazione del prodotto, si doveva delocalizzare. Abbiamo dimostrato il contrario, tutti i prodotti sono locali di filiera”.
Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, ha quindi chiosato come segue, sottolineando che si tratta di un hub di innovazione per l’Italia intera: “Perché un imprenditore fa un investimento qui? Le imprese non verrebbero a investire se ci fosse un deserto. Qui si trovano istituzioni, università, parti sociali che sanno fare mediazione, che sanno lavorare insieme. Noi vogliamo costruire quelle imprese di qualità che costruiscono lavoro di qualità. Investiremo 100 milioni all’anno per essere attrattivi per i nuovi laureati professionali”.