Il caso del tabaccaio di Santopadre (Frosinone), Sandro Fiorelli, 59enne che ha sparato e ucciso uno dei ladri che stavano svaligiando la sua abitazione, è stato approfondito a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. Nel corso del collegamento con l’inviato Edoardo Lucarelli, è stata mandata in onda per iscritto la testimonianza del papà del tabaccaio: “Se mi fossi trovato nella situazione di mio figlio, avrei fatto la stessa cosa. Anche io trovandomi i ladri di fronte, per giunta armati, avrei agito così. Peraltro, poco tempo fa aveva già subìto un furto in tabaccheria”.
Il riassunto dei fatti: lunedì, intorno alle 19.30, Fiorelli stava rientrando in casa con il figlio. Quest’ultimo ha udito dei rumori e ha avvertito il padre. L’uomo ha imbracciato uno dei tre fucili detenuti regolarmente in un capanno. A quel punto, ha visto uscire di corsa uno dei tre ladri, un 34enne straniero. In primis ha sparato un colpo in aria, ma il giovane aveva una pistola in mano, che gli ha puntato contro (era una scacciacani, ma questo si saprà soltanto dopo, ndr). Fiorelli, quindi, ha aperto il fuoco, colpendo il ragazzo sotto l’ascella destra e uccidendolo.
TABACCAIO FROSINONE: TRA DOMANI E DOPODOMANI CI SARÀ L’AUTOPSIA SUL CORPO DEL LADRO
L’avvocato del tabaccaio, Sandro De Gasperis, ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni di “Storie Italiane”: “In questo momento mio figlio vive un momento difficile, dovuto anche a un contraccolpo psicologico e legato a una condizione che non ha sicuramente cercato, ma indubbiamente subìto. Il rapinatore stava puntando l’arma ad altezza uomo, manifestando l’intenzione di uccidere Fiorelli, che quindi ha aperto il fuoco”.
Il giornalista presente in loco, Edoardo Lucarelli, ha chiosato affermando che tra domani e dopodomani ci sarà l’autopsia, che sarà determinante per chiarire la dinamica. Gli investigatori si stanno infatti chiedendo se il racconto fatto da Fiorelli regga, visto che il ladro sapeva di avere un’arma non in grado di sparare.