L’omicidio di Elena Casanova, la donna uccisa dal compagno a martellate, è stato affrontato nel corso della trasmissione Lombardia Nera, su Antenna 3. Secondo quanto emerso dall’autopsia, l’ex fidanzato Ezio Galesi l’avrebbe colpita con almeno 16 martellate. La morte della donna risale allo scorso 20 ottobre a Castegnato, nel Bresciano. Gli inquirenti hanno ricostruito le ultime ore dell’uomo accusato di aver massacrato la sua ex compagna.
Al cospetto del pm Galesi ha negato la premeditazione ma ha ammesso di averle tagliato in passato le gomme dell’auto. Nessuna menzione, invece, rispetto alle scritte sui muri vicino a casa della vittima. Confessando il delitto avrebbe concluso: “So di meritare l’ergastolo”. Elena non lo aveva mai denunciato ma nonostante questo aveva paura dell’uomo. La loro relazione era terminata da un anno e per un periodo l’aveva cercata con insistenza. Ultimamente il clima tra i due sembrava però essersi rasserenato. Sotto choc i vicini che lo hanno visto subito dopo il delitto mentre fumava una sigaretta. “Adesso sono soddisfatto”, avrebbe detto, come riferito da un vicino rimasto pietrificato. La vittima lascia una figlia 17enne.
Elena Casanova uccisa dall’ex: escluso il raptus
Il movente dietro il delitto di Elena Casanova sarebbe di natura economica. Pare infatti che la donna dovesse dei soldi all’ex compagno per dei lavori di giardinaggio. Ad intervenire nel corso della trasmissione Lombardia Nera è stata l’opinionista Lucia Bramieri che ha tuonato: “Nemmeno dovrebbero farglielo un processo. Dovrebbe essere preso, messo in galera e buttare la chiave!”.
Cosa rischia adesso Ezio Galesi? “L’ergastolo è una ipotesi che in Italia viene data in rarissimi casi”, ha commentato l’avvocato Domenico Musicco, che ha ricordato lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato al quale l’assassino reo confesso potrebbe accedere. “La semi infermità è difficile che gli venga data perché non dimostrava segni particolari di squilibrio”, ha proseguito l’avvocato. Le 16 martellate emerse dall’autopsia significherebbero “la voglia di eliminare questa persona e farla scomparire definitivamente”, come affermato dalla psicologa Anna Maria Casale, che ha escluso assolutamente l’ipotesi del raptus. “Era ossessionato da questa donna”, ha aggiunto l’esperta, per la quale la questione del denaro sarebbe stata solo un pretesto.
Giallo sul movente
Elena Casanova ed Ezio Galesi si erano lasciati da un anno anche se le amiche avrebbero precisato come i due non sarebbero mai stati ufficialmente insieme ma si sarebbero solo frequentati per un certo periodo durante il periodo del lockdown, nel quale per un breve momento avevano convissuto.
Le indagini sul massacro proseguono al fine di accertare se ci sia stata o meno premeditazione. Pare infatti che Galesi tormentasse la vittima da mesi con chiamate e scritte sui muri in riferimento al presunto debito di mille euro legati a lavori di giardinaggio non pagati. Le amiche di Elena, di contro, escludono che la donna avesse dei debiti. Al vaglio degli inquirenti anche i cellulari. I futili motivi, come in questo caso, potrebbero dar luogo alle aggravanti che escluderebbero l’adozione del rito abbreviato e dunque, in caso di condanna, la pena potrebbe essere certamente più pesante, come spiegato dall’avvocato Musicco.