Il caso di Alberto Genovese è stato trattato nuovamente a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. L’avvocato della vittima del presunto stupro, Luigi Liguori, ha asserito: “La mia assistita ha ammesso di avere assunto sostanze stupefacenti in quantità minima e in maniera volontaria. Va tuttavia precisato che all’inizio della serata ha bevuto da una bottiglia segnalata con un cavo di telefonino per evidenziarla e già in essa sembra che ci fosse droga disciolta”.
Simone Bonino, bodyguard di Genovese nel corso delle serate a Terrazza Sentimento, ha sottolineato di avere visto circolare sostanze stupefacenti all’interno della casa. Al piano che sorvegliava lui, ha detto Bonino, nessuno ha consumato droga di fronte ai suoi occhi, “altrimenti sicuramente avrei ammonito verbalmente queste persone. Mi pare invece di avere letto sui giornali che un mio collega che stazionava al piano superiore avrebbe visto con i suoi occhi il consumo di stupefacenti”.
ALBERTO GENOVESE, IL BODYGUARD: “NON HO MAI VISTO GIRARE SOLDI”
Bonino ha poi aggiunto che la fidanzata di Alberto Genovese alle ultime due feste non era presente e che l’umore del suo datore di lavoro era un po’ cambiato: “Ai suoi party c’erano invitati, qualche amico, qualche personaggio pubblico. Niente di sconvolgente, insomma. Soldi? Non ho mai visto alcun tipo di movimentazione contabile davanti a me”.
Il legale della ragazza che ha denunciato l’abuso sessuale, ha affermato, sollecitato dalla conduttrice di “Storie Italiane”, quanto segue: “Il mio compito è difendere una giovane donna che ha subìto una violenza efferata per quasi 24 ore. Nel suo racconto non è mai stata nominata la fidanzata di Genovese. Prima del mio intervento, lei è stata avvicinata da persone dell’entourage dell’uomo che ha provato a comprare il suo silenzio. Non so se queste persone siano state indagate, ma certamente non fanno parte di questo ramo d’inchiesta”.