RIFORMA PENSIONI, LA LETTERA DEL CODS
In una lettera aperta indirizzata ai rappresentanti del Governo e ai parlamentari, Orietta Armiliato ricorda che “prorogare leggi ‘di anno in anno’ è una pessima pratica”, anche perché “un orizzonte temporale così incerto e ristretto, non consente alcuna pianificazione né economica né sociale”. Il riferimento è alla scelta di prorogare Opzione donna di un solo anno, oltretutto con l’innalzamento del requisito anagrafico di accesso a 60 anni (61 per le lavoratrici autonome). “Il Governo è stato capace di proporre il peggioramento di una legge che ci riguarda, l’unica esistente che, sebbene opzionale, è la sola ad offrire un’ancora anche se economicamente svantaggiosa e mortificante”, evidenzia infatti l’amministratrice del Comitato Opzione donna social.
IL “VUOTO” SUGLI ESODATI
“Peggiorando la misura dell’Opzione Donna aumentando di due anni l’età di accesso alla misura ci avete tolto, ancora una volta, la possibilità di esercitare il diritto di scelta pariteticamente a quello che altre lavoratrici hanno potuto scegliere, creando un’ennesima differenza fra uguali”, aggiunge Armiliato, che chiede quindi che il testo della Legge di bilancio sia emendato in modo da togliere la modifica del requisito di accesso a Opzione donna. Dai social viene anche ricordato un altro vulnus della manovra: l’assenza di provvedimenti per gli esodati ante-Fornero che sono stati esclusi anche dalla nona salvaguardia che, com’era già stato evidenziato al momento della sua approvazione, non era in grado di tutelare tutti gli aventi diritto.
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