Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato del Gruppo Campari (che include i brand Aperol, Skyy Vodka, Bulldog Gin, Cynar, Averna, Vermouth Cinzano, Glen Grant, Crodino e Zedda Piras), ha annunciato che a breve Spritz e Negroni costeranno di più. Una brutta stangata per gli amanti dell’aperitivo, ma che sembrerebbe essere inevitabile. La crescita delle tariffe, in base a quanto affermato dall’azienda, è dovuta a “tensioni sul fronte logistico”. Non è l’unica, d’altronde, ad avere ad oggi problemi di questo genere: il caro bollette e benzina lo dimostrano.
“Sfortunatamente dovremo essere più aggressivi del solito sul fronte dei prezzi sui nostri marchi e in tutto il mondo”, ha detto Kunze-Concewitz nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg Tv. Le nuove tariffe potrebbero cambiare in base ai diversi Paesi, ma nessuno ne sarà escluso. “Storicamente aumentare i prezzi è più difficile negli Usa, ma nessuno sarà in grado si scappare da ciò che sta succedendo”.
Spritz e Negroni costeranno di più: annuncio di Campari: il problema logistico
Il Gruppo Campari, nel diffondere l’annuncio relativo al fatto che i prodotti come Spritz e Negroni costeranno presto di più, ha spiegato anche il perché. Le ragioni sono da ricondurre alle “tensioni più forti sono sul fronte logistico e, in particolare, all’invio di beni da una parte all’altra dell’oceano”. Nonostante ciò, “la cosa più importante è che continuiamo ad avere accesso alle materie prime: bottiglie, packaging, zucchero, alcol e via dicendo”, ha sottolineato l’amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz.
“Siamo abbastanza fortunati ad avere brand di specialità”, ha aggiunto l’ad del colosso degli alcolici nato a Milano nel 1860. Tra i prodotti ci sono dei veri e propri must have per il mercato. “Sull’Aperol Campari per l’aperitivo non abbiamo competitor diretti”, ha spiegato, “ma chiaramente non vale lo stesso quando parliamo della vodka”. È per questa ragione che l’aumento di prezzi “sarà molto diverso nei vari mercati e sulle varie categorie”.