Arnon Shahar, responsabile del piano vaccinale di Israele, è intervenuto in qualità di ospite nello studio televisivo “Fatti e Misfatti”, trasmissione di Tgcom24 condotta dal direttore, Paolo Liguori. Un approfondimento scientifico al termine del quale è risultata in maniera lampante la necessità di sottoporsi alla terza dose di siero anti-Covid: “Nei mesi di giugno e luglio, in Israele abbiamo rilevato un calo drammatico dell’immunità, della capacità del vaccino di proteggerci – ha esordito Shahar –. Considerato l’arrivo della quarta ondata, abbiamo deciso di dare una copertura in più, partendo con il terzo richiamo, con il booster, con la terza iniezione. Così facendo, abbiamo salvato migliaia di persone”.
Proprio in questo periodo l’Italia ha avviato la campagna di richiamo vaccinale, con non pochi dubbi e perplessità tra i cittadini, ma Shahar, forte dell’esperienza vissuta in Israele, ha voluto ribadire a chiare lettere la necessità di sottoporsi alla dose booster: “Noi siamo stati i primi nel mondo ad avviare una campagna per la terza dose, ricevendo critiche anche piuttosto dure. Ma, d’altra parte, il siero contro l’influenza non dura mica anni… Non è una novità che la medicina si è inventata ieri! Il punto è che questa pandemia ci sta facendo capire quanto si debba essere umili nei confronti del virus, che risulta essere intelligente e molto abile a sottrarsi alle nostre strategie”.
ARNON SHAHAR: “IL VERO MOTORE DELLA PANDEMIA SONO I NON VACCINATI”
Nel prosieguo del suo intervento ai microfoni di “Fatti e Misfatti”, Shahar ha ribadito la necessità globale di arrestare il motore della contagiosità e, qualora questo obiettivo non dovesse essere centrato mediante l’inoculazione dei vaccini, “ci saranno altre ondate. La pandemia finirà quando saremo vaccinati tutti. Vaccinarsi è una responsabilità sociale e personalmente, ogni volta che avrò un farmaco che saprò che salverà la vita del mio paziente, insisterò e andrò in guerra per utilizzarlo”.
Ecco allora che il Green Pass si rivela uno strumento fondamentale, nonché un prezioso alleato in questa battaglia, tanto che Arnon Shahar ha evidenziato come esso debba essere mantenuto, chiudendo con un suo pensiero sui no vax: “La quarta ondata in Israele è stata un’ondata di non vaccinati. Loro alimentano il motore della pandemia”.