Storia vera de Il cacciatore 3 ispirata alla vita del magistrato Alfonso Sabella
Il cacciatore 3, la fiction di Raidue che ha come protagonista Francesco Montanari che interpreta Saverio Barone, magistrato impegnato nella lotta contro la mafia. Dietro la figura di Saverio Barone c’è il magistrato Alfonso Sabella oggi in servizio come giudice del Riesame al Tribunale di Napoli. Il personaggio di Saverio Barone, in particolare, è stato ispirato Il cacciatore di mafiosi, libro di Alfonso Sabella che ha sposato la magistratura non pensando di lavorare nella lotta contro la mafia. Figlio di due avvocati, Sabella si è sempre visto come civilista.
Dopo aver vinto il concorso in magistratura ha svolto il primo incarico a Termini Imerese, nel 1989. Quell’anno entrò in vigore l’attuale codice penale e la vita di Alfonso Sabella cambiò per sempre. Idealista, cominciò la sua lotta contro la mafia prestando servizio anche a Palermo. Ha fatto arrestare 1.752 mafiosi e circa un centinaio di latitanti, da Brusca a Bagarella, durante la sua carriera a Palermo.
Alfonso Sabella: “Non avevo la vocazione, poi ho conosciuto Falcone e Borsellino e…”
“Non avevo la vocazione. Volevo diventare il più giovane avvocato della Cassazione, entrare in magistratura avrebbe accelerato i tempi. Poi però ho conosciuto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono stato chiamato dallo Stato“, ha raccontato Alfonso Sabella in un’intervista rilasciata a Vanity Fair. Quella del magistrato è stata una carriera importante e straordinaria durante la quale ha incontrato uomini diversi.
«Quando ho scritto il mio libro, avevo un intento ben preciso in mente: provare a cancellare l’immagine patinata della mafia vista al cinema. Il Padrino, pure essendo un capolavoro, non racconta la mafia che ho visto io. Non ho incontrato uomini d’onore, ma bestie senza alcun rispetto per le vite umane, capaci di uccidere donne e bambini», ha dichiarato Sabella dopo aver scritto il libro “Il cacciatore di mafiosi” che ha ispirato la fiction rai “Il cacciatore”.