Il vaccino Sputnik Light, oltre ad essere sicuro, ha una efficacia del 70% contro la variante delta del Covid-19 nei primi tre mesi successivi alla somministrazione. Ad annunciarlo sono stati i risultati – pubblicati sulla rivista The Lancet – di uno studio condotto dai ricercatori del Centro Gamaleya e promosso dal fondo sovrano Russian Direct Investment Fund (Rdif).
Il siero monodose, secondo quanto si legge, “dimostra un alto profilo di sicurezza e induce una forte risposta immunitaria anticorpale e cellulare”. Le reazioni registrate dai pazienti che si sono sottoposti tramite esso alla vaccinazione contro il Covid-19, infatti, “sono state lievi o moderate. Non sono stati rilevati eventi avversi gravi”. Per quanto riguarda l’efficacia, invece, se somministrato da solo, “è del 70% contro l’infezione dalla variante Delta durante i primi tre mesi dopo la vaccinazione”. Nel caso in cui venga utilizzato “come richiamo contro la variante Delta per altri vaccini, dovrebbe essere vicina a quella del vaccino Sputnik V contro la variante Delta: oltre l’83% per l’infezione e oltre il 94% per il ricovero”.
Sputnik Light, efficacia del 70% contro variante Delta: lo studio
Lo studio condotto in Russia sul vaccino Sputnik Light contro il Covid-19 rassicura dunque sulla efficacia che esso ha sulla variante Delta e sulla sua sicurezza. I dubbi in merito a tale tema nei mesi scorsi erano stati rilevanti, ma non sembrerebbe che ci sia da preoccuparsi. Ad oggi, d’altronde, è stato autorizzato in più di 15 Paesi, mentre il processo di registrazione è in corso in altre 30 nazioni. Tra queste, però, non c’è l’Italia.
Sputnik V, invece, è stato approvato per l’uso in 70 paesi. Ciò significa che esso è disponibile per una popolazione complessiva di quattro miliardi di persone, pari al 50% della popolazione mondiale. La sua efficacia, in base a quanto riscontrato dai test e a quanto comunica la casa farmaceutica che lo ha prodotto, sarebbe del 91,6%.