Chi è Antonio Bergamas?
Antonio Bergamas, il figlio di Maria, fu un militare volontario irredento durante la Grande Guerra. Il Milite Ignoto scelse di arruolarsi come fante nella Brigata Re. Conosciuto anche come il Milite Ignoto, Bergamas è stato uno dei duemila tra trentini, giuliani, istriani, dalmati che durante la Grande Guerra decisero di disertare l’esercito austriaco che inviava gli italiani in Serbia o in Galizia contro i russi. Bergamas, invece, decise di scendere in campo con le truppe italiane andando incontro alla morte. Questi uomini disertori, infatti, in caso di sopravvivenza venivano impiccati come successe a Cesare Battisti e Nazario Sauro.
Il destino di Antonio Bergamas è stato diverso, visto che il Milite Ignoto è morto in battaglia sul Carso. Ma chi era Bergamas? Nato nel 1981 a Gradisca d’Isonzo, Antonio cresce in una famiglia dai sentimenti italiani. Piccolissimo si trasferisce prima a Trieste e poi a Capodistria dove frequenta le Scuole Magistrali. Grande ammiratore di Mazzini e degli ideali repubblicani, Bergamas si appassionato anche al primo futurismo e all’irredentismo. Il 3 ottobre 1914 varca la frontiera a Cormons trasferendosi prima a Roma e poi a Venezia e poco dopo decide di arruolarsi come fante nella Brigata Re nel maggio del 1915.
Antonio Bergamas, la lettera alla madre Maria
Prima di partire per combattere con l’esercito italiano, Antonio Bergamas scrisse una lunga lettera alla mamma Maria che vi riportiamo: “domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. Forse tu non comprenderai questo, non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia. Perdonami dell’immenso dolore ch’io ti reco e di quello ch’io reco al padre mio e a mia sorella, ma credilo mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro, per la patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una patria che non era la mia e che io odiavo. Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio”.