Il cugino nonché vicino di casa di Natalia Chinni risulta indagato dell’omicidio dell’ex insegnante di inglese. Dalla trasmissione La Vita in Diretta sono emerse delle importanti novità. All’alba di oggi a sorpresa sono arrivati i carabinieri a caccia di elementi utili: “Hanno trovato delle cose che non doveva essere lì”, ha anticipato l’inviata della trasmissione, Lucilla Masucci, introducendo un documento importante. Si è trattato della seconda perquisizione in casa dell’indagato nella quale si cercano traccia di quanto non ancora riferito. In particolare cercano possibili schegge e polvere da sparo. Gli inquirenti sono a caccia dell’arma non ancora rinvenuta. Tra gli elementi portati via dall’abitazione ci sarebbero la custodia di un fucile da caccia, due tagliole da caccia e munizioni, cartucce simili a quelle usate per uccidere Natalia. Eppure l’uomo non aveva rinnovato la licenza per il porto d’armi, dunque non poteva avere con sé tutto quel materiale.
Serviranno adesso nuove analisi ed altro tempo per capire chi ha ucciso Natalia e perché. Al momento della nuova perquisizione c’era anche il cugino indagato, rimasto in disparte con i suoi legali e con la moglie. Adesso le munizioni trovare saranno confrontate con quelle rinvenute nel tratto di Reno che il cugino percorre proprio nel giorno dell’omicidio. L’autopsia rivela inoltre che l’assassino l’avrebbe lasciata a terra viva dopo essere stata raggiunta probabilmente da un unico colpo di fucile a distanza ravvicinata. Il cugino, nel frattempo, nega tutto compreso che sia parente della vittima. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NATALIA CHINNI, IL CUGINO E VICINO DI CASA INDAGATO
Chi ha ucciso Natalia Chinni, insegnante di 72 anni in pensione, trovata senza vita dal figlia a Gaggio Montano, in provincia di Bologna? Se le è chiesto stamane anche il programma Mattino 5, che è andato a intervistare quello che ad oggi risulta essere l’unico indagato per l’assassinio della donna, un cugino della stessa con cui la vittima in passato, come spiega il programma di Canale 5, aveva avuto degli screzi. “Mi dispiace tanto tanto per quello che è successo – sono le parole dell’uomo raggiunto dai microfoni del programma condotto da Federica Paniccui – sono sconvolto. L’altra sera, mi scuso con la collega, ho dei dolori fisici, io non c’entro niente con queste cose e ho detto ai carabinieri tutto quello che so, cercate di capirmi”.
L’uomo è indagato a piede libero ed è stato interrogato per più di dieci ore dai carabinieri negli scorsi giorni; lo stesso si proclama comunque innocente, dice di essere stato sempre con la moglie, e anche se è un ex cacciatore, spiega di non avere un’arma.
NATALIA CHINNI, IL CUGINO SI DICHIARA INNOCENTE: CHI L’HA UCCISA?
Natalia Chinni sarebbe deceduta a seguito di un colpo sparato proprio da un’arma di grosso calibro, morta dopo una lunga agonia per choc emorragico. Chi è stato a ridurla in questo modo? Le indagini sono in corso e le forze dell’ordine stanno scandagliando la zona per recuperare prima di tutto l’arma del delitto.
In un fiume vicino al ritrovamento del cadavere sono stati rinvenuti dei proiettili, forse appartenenti all’arma usata per uccidere Natalia, mentre il cugino è stato sottoposto al test dello stub, l’esame che permette di capire se vi siano residui di armi da sparo. “Non stiamo molto bene – ha aggiunto la moglie del cugino, sempre raggiunta dai microfoni di Mattino 5 – abbiamo detto tutto ai carabinieri”. Un’amica, ha aggiunto: “Eravamo amiche, un’ottima famiglia, son rimasta male”.