La trasmissione Ore 14 è tornata anche oggi ad occuparsi del caso di Claudio Lasala, 24enne ucciso a coltellate a Barletta. La modalità del delitto avrebbe davvero dell’incredibile. Secondo la ricostruzione, il più giovane dei ragazzi accusati del delitto, il 18enne Ilyas Abid, durante la lite davanti al barista avrebbe preso un coltello. Dopo aver ottenuto un cenno di consenso da parte del suo amico ventenne, Michele Dibenedetto, avrebbe accoltellato Claudio colpendolo poi a pugni, calci e con un casco. Quindi sarebbe rientrato nel locale con il coltello in mano, consegnandolo ad un cameriere che a sua volta lo porta al collega che lo pulisce con l’Amuchina.
Oggi apprendiamo dalla trasmissione ulteriori dettagli choc: proprio nei pressi del luogo in cui Claudio Lasala si sarebbe accasciato lo scorso sabato notte, dopo essere stato raggiunto dalle coltellate, un anno fa Ilyas quando era ancora minorenne avrebbe aggredito una giovane coppia prima con uno spray al peperoncino e poi prendendo a calci e pugni il ragazzo e lasciandolo sporco di sangue.
Omicidio Claudio Lasala: il passato di Michele Dibenedetto
L’omicidio di Claudio Lasala si è consumato proprio nel centro di Barletta. Poco distante dal luogo del delitto, il 21 ottobre 2018, in pieno giorno, ci sarebbe stata un’altra aggressione. Questa volta protagonista è stato Michele Dibenedetto che all’epoca dei fatti di anni ne aveva 17. Insieme a lui, un amico, un pluripregiudicato considerato un elemento di spicco della criminalità locale. I due, come emerso dalla trasmissione di Rai2, fecero uscire un ragazzo, allevatore di cani, per poi picchiarlo anche con una mazza da baseball in testa e sulle gambe.
Il motivo? Il ragazzo non aveva dato un cucciolo di cane ad un amico. “Era una maschera di sangue”, ha svelato l’inviata della trasmissione Rai. La vittima tuttavia decise poi di ritirare la denuncia in quanto, stando a quanto riferito dagli investigatori, avrebbe avuto paura per la sua vita.
Michele Dibenedetto: le sue dichiarazioni dopo il delitto
Michele Dibenedetto, 24 ore dopo il delitto di Claudio Lasala si sarebbe presentato con il suo avvocato agli inquirenti rilasciando delle dichiarazioni, rese oggi note a Ore 14. Dopo aver appreso di essere indagato, il ventenne si è dichiarato innocente asserendo di non avere nulla a che fare con il drammatico omicidio. “La mia innocenza sono certo che è evincibile anche dalle telecamere del locale che sicuramente hanno ripreso la situazione”, avrebbe dichiarato.
Dal racconto di Michele sarebbe emerso che la sera prima si sarebbe recato nel locale in Piazza Castello con la sua ragazza, rimasta fuori a parlare con un’amica mentre lui sarebbe entrato per prendere da bere. Qui “ho avuto un battibecco col ragazzo in questione”, ha riferito. Tra i due ci sarebbe stato qualche schiaffo ed un pugno. Claudio sarebbe uscito fuori dal locale mentre lui sarebbe rimasto per spiegare ai baristi l’accaduto. Dibendetto sarebbe quindi uscito per chiarire la situazione, si sarebbe messo in moto ma poi sarebbe tornato indietro per prendere la ragazza incinta con la quale sarebbe rincasato. Solo il giorno dopo avrebbe appreso dell’omicidio “ed io sono rimasto choccato”, ha riferito. Per il Gip, tuttavia, è proprio Dibenedetto il mandante del delitto.